tpi-back

mercoledì 9 gennaio 2008

Mentana & il "caso Gelmini"




Ho voluto seguire ieri sera la puntata (nella nuova collocazione del martedì) di Matrix su Canale5 anche perchè Enrico "Chicco" Mentana aveva dichiarato che il suo programma si sarebbe occupato di "casi" importanti, eclatanti, scottanti e di spessore mediatico, come in effetti è stato. Ultimamente, il 53enne riccioluto giornalista milanese, aveva dato un'impronta molto più light alla sua trasmissione, attingendo a piene mani, dagli archivi televisivi, argomenti leggeri come la pubblicità, i mattatori (o pseudo tali) e le ospitate di attori e attrici in cerca di "promo" per i loro lavori cinematografici. Ne avevo già parlato in un mio post (http://tpi-back.blogspot.com/2007/12/le-furbizie-televisive-di-mentana.html) e il solco televisivo che Mentana stava tracciando non mi era granchè piaciuto. Va bene alleggerire un pò la seconda serata di Canale5 con argomenti meno stressanti e angosciosi dei vari delitti di Perugia, di Garlasco e quant'altro, ma virare decisamente verso l'avanspettacolo mi sembrava perlomeno azzardato e poco professionale. Ieri sera il colpo d'ala e il riassetto della giusta rotta: un bel programma dedicato alle vicissitudini giudiziarie di Don Pierino Gelmini (http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=matrix&data=2008/01/08&id=2538&categoria=servizio&from=matrix), indagato dalla procura di Terni per abusi sessuali su alcuni ospiti tossicodipendenti della sua comunità di recupero "Incontro" di Amelia. Una ricostruzione dei fatti ineccepibile, quattro invitati (debitamente divisi tra "pro" e "contro" come Alessandro Meluzzi, Massimo D'Annibale, Marco Salvia e monsignor Vinicio Albanesi) che discutono pacatamente e razionalmente sul caso, e un timoniere (Mentana) che almeno stavolta non si lascia andare a facili (ed inutili) battute, o a risate non sincronizzate con il tema trattato, come invece accaduto in passato, per altri argomenti più leggeri. Chicco è più apprezzabile e simpatico quando veste i suoi naturali abiti di giornalista e di reporter, piuttosto che quelli inadatti e incongruenti di pseudo spalla del comico di turno. Spero che dopo la puntata di ieri sera, Mentana continui a seguire il fil rouge dell'inchiesta e del giornalismo d'attualità (almeno per le puntate del martedì) soprattutto per rendere, al telespettatore italiano, il giusto riconoscimento e il legittimo servizio di informazione seria, mirata e d'autore. Come lui sa fare.

4 Commenti:

  • Alle mercoledì 9 gennaio 2008 alle ore 20:24:00 GMT+1 , Anonymous Anonimo ha detto...

    Carissimi, il DON (come vuole che lo si chiami) oltre ad aver rubato ha anche abusato. La prima azione è già stata dimostrata dalla magistratura... Per la seconda azione, relativa alle molestie e agli abusi, bisognerà pazientare. Chi vi parla ha subito molestie esplicite dal DON ma non abusi dato che all'epoca avevo 26 anni e quindi ho reagito in malo modo. Ha tentato ben due volte al che, dopo 1 mese, me ne sono andato perché ritenevo fosse inutile continuare a vivere quella menzogna. La fortuna è stata quella di non aver subito ricatti e/o ritorsioni, come molti nella comunità, altrimenti non so come ne sarei uscito. Considerate che chi si trova nella fase di riabilitazione dalla tossicomania è altamente disorientato e sta faticosamente riacquistando la fiducia in se stesso giorno dopo giorno, passo dopo passo. Certamente non è un imbecille, anzi…. Ma ci vuole certamente carattere per reagire. Non è questo però il punto. Pensate infatti a tutti quei bambini dai 10 ai 17 anni, “provenienti” dalla Thailandia, dal Costarica, dalla Slovenia, dall’Africa etc. che girano per Molino Silla e che in genere vengono “nominati” dal DON suoi assistenti personali, … Credete che lo facia per amore? Adesso andate oltre. Immaginate anche i ricatti (passaporti confiscati, condizioni familiari precarie, poca conoscenza della lingua italiana e dei propri diritti) che hanno e continueranno a subire finché non verrà dimostrata la sua colpevolezza. Tra le altre cose il principale accusatore del DON lo conoscevo bene ….. Non credo si debba aggiungere nient’altro se non che Meluzzi - per ritornare all’oggetto del blog, - dovrebbe veramente mettersi in discussione innanzitutto come uomo e poi come psichiatra dato che, come suggeriva ieri sera qualcuno, sta mostrandosi incompetente in materia. Ovviamente non c’è, ma ci fa!…. Comunque non lo biasimo…. Basta vedere chi è stato e capire quindi chi lo sponsorizza e dove intende andare a parare….: http://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Meluzzi Gasparri, Fini (AN) e Berlusconi lo hanno sfamato abbastanza in passato ed è quindi giunta l’ora per lui di restituire il favore ad un loro “caro” amico. Il DON per l’appunto. Infine, credete che il DON rientri in Italia? Conoscendolo bene… penso proprio di no.

     
  • Alle mercoledì 9 gennaio 2008 alle ore 21:44:00 GMT+1 , Blogger nomadus ha detto...

    Ho voluto pubblicare questa drammatica testimonianza (giustamente anonima) che mi ha lasciato senza fiato e senza parole. Sono contento, comunque, che i miei due "pezzi" scritti su DON Gelmini (e sulla trasmissione di Mentana di ieri sera) siano serviti come stimolo e grimaldello psicologico per far uscire emozioni(forti) e risentimenti (legittimi) che altrimenti rischiavano di galleggiare passivamente nel mare dell'inconscio e dei reconditi antri della psiche di chi ha subìto determinati atti. Grazie di cuore per il tuo intervento, anonimo lettore.

     
  • Alle giovedì 10 gennaio 2008 alle ore 16:34:00 GMT+1 , Anonymous Anonimo ha detto...

    Sento il dovere di intervenire,molte volte abbiamo scherzato,ma adesso questo post drammatico ci obbliga ad interrogarci su una verità sconvolgente.Sono solidale con l'anonimo lettore e gli auguro benvenuto nel tuo blog.Mauro.

     
  • Alle giovedì 10 gennaio 2008 alle ore 17:08:00 GMT+1 , Blogger nomadus ha detto...

    Voglio rinnovare, anche grazie al tuo commento caro MAURO, il mio sincero e dovuto ringraziamento all'anonimo lettore che ha avuto il lodevole coraggio di commentare un episodio drammatico del suo passato e che ci ha trasmesso con il suo gesto (immagino doloroso e conflittuale) un senso di libertà e di riappropriazione della personale dignità e della voglia inalterata di non permettere a nessuno (nemmeno a quelli con la tonaca)di calpestare la nostra libertà, sessuale e di pensiero.

     

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