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domenica 30 dicembre 2007

le furbizie televisive di Mentana


Da un pò di tempo l'ex enfant prodige di mamma RAI, conosciuto nei corridoi di viale Mazzini con l'appellativo di mitraglia (per la sua capacità di eloquio supersonico senza mangiarsi le parole), attualmente uomo di punta dell'ammiraglia Mediaset, vale a dire Enrico "Chicco" Mentana, sta seguendo una nuova strategia comunicativa e televisiva, improntata a dare spazio, nella sua trasmissione Matrix, ad argomenti un pò più leggeri e meno truculenti del passato, quando, per seguire la scìa del suo dirimpettaio Bruno Vespa, si occupava di cronaca nera e di omicidi, inondando la seconda serata di Canale5 con rivoli di sangue e disquisizioni su sgozzamenti e badilate sul cranio. L'inversione di tendenza delle ultime settimane lo sta premiando. Gli ascolti si mantengono sui due milioni di telespettatori, lo share si colloca sempre sopra il 20% (http://www.bilink.it/bilink/mercato/ascolven.html) e gli inserzionisti pubblicitari sono tornati, in gran numero, a fargli la corte. Furbescamente il buon Mentana sta dedicando il venerdì sera proprio al tema della reclame, della pubblicità vecchia e nuova (a proposito, per i cultori del genere vi consiglio questo sito: http://www.torinointernational.com/spot80/) e l'altra sera ha invitato, tra gli altri, il principe delle telepromozioni, il neodottore (honoris causa) in scienze delle comunicazioni Michael Nicholas (detto Mike) Bongiorno, il quale ha ricordato (con la sua solita ammiccante gigioneria) episodi legati al passato dei suoi spot televisivi ormai passati alla storia, come ad esempio la famosa trilogia (per la grappa Bocchino) delle scalate al Monte Cervino, Monte Rosa e Monte Bianco accompagnate dal fatidico slogan "...sempre più in alto!" o come i reiterati consigli pubblicitari per la nota casa di pellicce Annabella di Pavia, sempre presente nei suoi quiz (oggi infatti in declino a causa del divorzio dal mitico Mike), o come il famoso prosciutto Rovagnati, quello del Granbiscotto. Certo, secondo me, con tutto il materiale pubblicitario presente negli archivi televisivi, Mentana potrà campare di rendita fino alla pensione giornalistica con il suo Matrix, e la cosa non mi dispiace poi tanto, visto che anche io sono un pubblivoro di vecchia data, con il pallino per la pubblicità realizzata come un piccolo capolavoro del cinema, firmata da nomi famosi e con la mano e il genio dell'artista di razza. Bravo "Chicco". Continua così...

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