la retromarcia del giudice
Questa sì che è una bella notizia. Qualche ora fa avevo scritto del Giudice di Sorveglianza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Daniela Della Pietra, che aveva rigettato l'istanza del difensore di Bruno Contrada volto ad ottenere una misura alternativa al carcere. Pochi minuti fa, invece, c'è stata la clamorosa (ma doverosa) retromarcia. L'avvocato di Contrada, Giuseppe Lipera, in una dichiarazione rilasciata a SKYTG24, ha fatto sapere che il giudice Della Pietra ha ordinato il ricovero in una struttura ospedaliera (il Cardarelli di Napoli) dell'ex superpoliziotto. Da quanto si è appreso, il giudice ha motivato la sua decisione sulla base di nuove "informazioni mediche" da lei ricevute, che hanno permesso di valutare meglio le condizioni di Contrada. Forse qualche buon "luminare" della medicina ha illuminato in modo egregio sia la mente che la coscienza della dottoressa Della Pietra, che, contraddicendo il suo cognome, ha dato retto anche al suo cuore, oltre che ottusamente al codice di procedura penale. Certo, ora penso a tutti quei detenuti che non si chiamano "Contrada" ma che si trovano in condizioni di salute altrettanto gravi e che, purtroppo, non avendo un principe del foro a disposizione, e non disponendo degli stessi "riflettori" mediatici accesi sul "caso Contrada", continuano a marcire in cella, rischiando di morire, senza che nessuno intervenga in loro favore. C'è sempre l'altra faccia (brutta) della stessa medaglia, anche se c'è chi fa finta che non ci sia...
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