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venerdì 21 dicembre 2007

lo zingaro e l'agente (di spettacolo)




Questo mio post si interseca (per il genere di notizia) con quello precedentemente pubblicato, in una sorta di tornello mediatico, un pò casuale e un pò capriccioso. La notizia è quella che ci aspettavamo (in particolare se l'aspettavano i genitori dei quattro ragazzi morti ad Appignano) e cioè che Marco Ahmetovic, lo zingaro che con un furgone travolse e uccise quei poveri giovani, è tornato nel luogo più appropriato, nel carcere di Marino del Tronto. L'ordinanza del giudice Falco (la casualità dei cognomi), su richiesta del sostituto procuratore Ettore Picardi, ha fatto immediatamente scattare di nuovo le manette ai polsi di Ahmetovic, che se ne stava beatamente ai "domiciliari" in un residence con vista sul mare. L'inasprimento (giusto ed insindacabile) si è avuto a seguito di una intercettazione tra lo zingaro e un suo degno compare, arrestato il 29 novembre scorso, in cui si parlava di una pistola-giocattolo, rinvenuta dai carabinieri nel campo nomadi in cui viveva Ahmetovic fino all'aprile scorso, prima del pluriomicidio. Con questo atto si chiude, si spera, la lunga polemica a proposito dell'esiguità della pena comminata allo zingaro e, soprattutto, del dopo: i "domiciliari" concessi, l'intervento di Alessio Sundas (propostosi come agente di Ahmetovic per lanciare una "linea zingaresca" di orologi e jeans) di cui avevo già scritto nel post del 5 dicembre scorso ("una proposta indecente") e che era già conosciuto, non certo in bene, alle cronache televisive di Mi manda Raitre e di cui si parla (immaginate come) in un sito: http://forum.alfemminile.com/forum/carriere1/_f5552_carriere1-Agenzia-allessio-sundas-di-firenze.html e di cui potrete farvi un'idea del bell'Alessio. E' di oggi un'altra bella notizia: Sundas ha revocato il suo mandato di "agente" ad Ahmetovic. Della serie la mia faccia è più di bronzo della tua...

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