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lunedì 19 ottobre 2009

meno male che Milena c'è


La Milena del titolo di questo post è ovviamente la Gabanelli e non potrebbe essere diversamente. Qui non si tratta della canzoncina dedicata a Silvio, qui si parla di giornalismo d'inchiesta, di professionalità acclarata e di intelligenza fin troppo evidente. Tutte cose che mancano (ma anche questo si sapeva) a molti giornalisti televisivi e direttori di giornali orbitanti nella sfera d'influenza del Pifferaio di Arcore. I nomi sono i soliti, da Belpietro a Sallusti, da Feltri a Brachino, passando per Fede e Vespa. Dicevo, meno male che Milena c'è e ancor di più il suo Report che anche ieri sera ha ripreso un servizio già andato in onda nel marzo scorzo e riguardante la città amministrata per molti anni dal medico personale (nonchè amico intimo) del premier, quell'Umberto Scapagnini già inquisito e dall'aureola nient'affatto lucente. Per chi se la fosse persa ecco la puntata del 15 marzo (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6b76e15d-a80b-465e-9531-131a194e030b.html), puntigliosamente ed efficacemente realizzata da Sigfrido Ranucci, uno dei giornalisti di punta della trasmissione di RaiTre. Ieri sera Ranucci è tornato a Catania per vedere come era andata a finire la questione (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-4f94b734-ba22-4892-98dc-8af1ac969639.html?p=0) e mi sembra che le cose proprio per bene non stiano. Da aggiungere, tanto per tornare sul discorso del vero giornalismo d'inchiesta, che anche un quotidiano non proprio simpatizzante nei confronti del presidente del Consiglio (l'Unità) oggi ha rincarato la dose con un articolo di Nicola Biondo (http://rassegnastampa.formez.it/rassegnaStampaView2.php?id=182271) che non credo riprenderanno nei loro editoriali nè Feltri nè tantomeno Belpietro. Propendo anche per l'ipotesi che Vespa non si affannerà a mettere in piedi una puntata speciale di Porta a Porta sull'argomento, nè che lo farà il suo dirimpettaio Vinci con Matrix. Molto meglio parlare di Cogne e di Garlasco oppure di Striscia e delle veline. Questa è la vera informazione di massa, che fa bene alla salute e agli ascolti e che accontenta soprattutto l'investitore pubblicitario il quale tiene più al risultato dell'Auditel, a favore di plastici e criminologi o di carriere televisiva con culi e tette al vento, piuttosto che a inchieste serie, documentate, allarmanti ma che non interessano i fruitori della verità. Perchè certa verità fa male. E fa paura solo ad ascoltarla. Ma alla fine (e per fortuna) meno male che Milena c'è. E guai se non ci fosse.

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