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giovedì 8 ottobre 2009

Silvio, fai una cosa giusta: dimettiti!


Stavo seguendo ieri pomeriggio la diretta su RaiNews24 quando, poco dopo le 18, ho notato la scritta in basso sul teleschermo che annunciava la notizia tanto attesa: la Consulta aveva bocciato il lodo Alfano. Mi son detto, adesso qualcosa succederà. Ma mai avrei creduto che il rancore e la rabbia politicamente accumulata in questo ultimo periodo, spingesse poi il presidente del Consiglio a fare dichiarazioni e a lanciare invettive e accuse fuori da ogni senso pratico e istituzionale come quelle da lui vomitate fino a notte inoltrata. Ha perfettamente ragione il direttore de la Repubblica quando stamane, nel suo editoriale (http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=NM1I5), certifica quello che il sottoscritto ha sempre pensato da quando ha aperto questo blog: in 15 anni nessun picchetto d'onore, nessuna prova di governo e nessun vertice internazionale è mai riuscito a trasformare Silvio Berlusconi da leader di una coalizione in uomo di Stato. E mai nessuno ci riuscirà. In genere chi nasce tondo non può morire quadrato. Non basta essere un ottimo venditore di se stesso e delle proprie aziende per farsi accettare dalla collettività come statista riconosciuto. Non è sufficiente gridare al microfono di essere di gran lunga il miglior presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni per cercare di far passare questa baggianata. Non sempre funziona il fatto di raccontare barzellette (che poi non fanno ridere nessuno) durante cene conviviali nella propria residenza privata, alla presenza di sottosegretari, mignotte e menestrelli da strapazzo, per riuscire sempre a risultare simpatici e adulati. Il carisma personale e la credibilità politica non si inventano, nè tantomeno si acquistano al mercato degli spot: o uno ce li ha (quasi come un dono di natura) o è meglio rinunciare in partenza. L'intervento (prevedibilissimo) del premier ieri sera nel suo salotto preferito (http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-15-minuti-di-sfogo-a-porta-a-porta/37770?video) ha ancor di più peggiorato, se possibile, la situazione personale del premier che, davanti agli occhi e alle orecchie sbalordite di quanti seguono il programma di Vespa, ha sfrontatamente chiesto l'intervento del presidente della Repubblica nei confronti dei giudici costituzionali dopo averlo indegnamente attaccato appena uscito da Palazzo Grazioli. Come se non bastasse ha offeso in modo becero una donna (Rosy Bindi) presente nel salotto televisivo e non ha risparmiato tutta quella sua solita sciorinata di frasi truculente contro tutto e tutti, dai comunisti ai giornalisti, passando per toghe rosse e avversari politici forcaioli. Un delirio in piena regola, sintomo irreversibile di una degenerazione neurovegetativa di un uomo al capolinea, di un politico scoppiato, esautorato e depotenziato della materia grigia e della sensibilità morale e politica che un uomo che si professa di Stato (o con ambizioni da statista) dovrebbe conservare come patrimonio personale. Non credo ci siano oramai più dubbi: in un modo o nell'altro qualcuno (in questo caso credo sia meglio glielo dica il popolo) deve farglielo capire che è meglio fare la cosa più giusta e onesta. Quella di dimettersi e di togliersi finalmente dalle scatole.

4 Commenti:

  • Alle giovedì 8 ottobre 2009 alle ore 13:09:00 CEST , Anonymous Anonimo ha detto...

    Buongiorno,carissimo.Approvo totalmente il tuo post.Anche se,dopo le farneticazioni di Berlusconi,il difficile viene adesso.Posso solo augurarmi che l'opposizione intera sia all'altezza della situazione.Tanti saluti Mauro.

     
  • Alle giovedì 8 ottobre 2009 alle ore 13:51:00 CEST , Blogger nomadus ha detto...

    Caro MAURO, a mio avviso più le farneticazioni di Berlusconi sono all'ordine del giorno e da lui reiterate più quella fetta di Italia, che ancora stenta ad uscire da quella bolla di gas nervino delle idee (appositamente spruzzata dal Pifferaio), potrà prendere coscienza dello stato delle cose ed agire di conseguenza. Vale a dire revocare il mandato a farneticare incautamente concesso nell'aprrile del 2008. Non mi sembra una cosa così diffcile da attuare. Un affettuoso saluto.

     
  • Alle giovedì 8 ottobre 2009 alle ore 16:41:00 CEST , Blogger rossaura ha detto...

    Quando un premier e peggio del popolo che lo vota, sarà difficile che il suddetto popolo se ne liberi. Mica facile riconoscere di aver toppato e che quell'omino di nessuna qualità, elevato a uomo guida di statura (si fa così per dire)internazionale, è invece un imbroglione delirante e uno persona affetta da megalomania progressiva.
    Vuoi vedere che dobbiamo portare ancora una volta un cero a Fini? :-) Beh se c'è da riconoscere qualche cosa è che Fini sembra più statista di lui, il che mi fa quasi paura.
    Ciao Ross

     
  • Alle giovedì 8 ottobre 2009 alle ore 17:02:00 CEST , Blogger nomadus ha detto...

    Ma almeno ci si potrebbe provare, cara ROSS, a sensibilizzare e a titillare l'amor proprio di quella parte di italiani francamente imbrogliati dallo pseudostatista. Che poi si debba ricorrere ANCHE all'aiuto psicologico e fonetico dell'ex fascistone pupillo di Almirante, beh...come si dice: a mali estremi, estremi rimedi. Un affettuoso abbraccio da Nomadus.

     

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