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giovedì 29 ottobre 2009

Berlusconi & l'uso (criminoso) del telefono in tv


C'è uno strano e morboso rapporto tra il presidente del Consiglio e il telefono. Non sta certo a me sindacare modi e opportunità di utilizzo del mezzo di comunicazione, nel suo privato, da parte del premier (può telefonare a Saccà come alla Gelmini, a Ghedini come alla Carfagna, a Bondi come alla D'Addario e finanche al Gabibbo); posso però infastidirmi (spero mi sia consentito) allorquando verifico il sistematico uso dell'intervento telefonico (in diretta o in differita) di Berlusconi volto a sconfessare, in modo piuttosato goffo e ripetitivo, dichiarazioni e sottolineature di chi non la pensa come lui. La casistica al riguardo è abbastanza ampia e ben fornita: basta andare a rivedersi il famoso intervento dell'oramai lontano 2001 nella trasmissione di Santoro, il raggio verde, (http://www.youtube.com/watch?v=PgUFclMkPhk&NR=1) per misurare la verve dissuasiva del Pifferaio di Arcore nei confronti di chi, a distanza di 13 mesi, sarebbe diventato l'epurato numero 1 della televisione di Stato a causa del famigerato editto bulgaro. E' sufficiente altresì ricordare la recente incursione telefonica nel programma di Vespa, Porta a Porta, durante la quale Silvio fece l'infelice battuta nei confronti della Bindi (http://www.youtube.com/watch?v=HfqmaO1Bu3w). E finire in bellezza con la telefonata dell'altra sera nel programma di Floris, Ballarò, dove ha dimostrato (ma comunque già lo sapevamo) tutta la sua insolente protervia e vergognosa villanità nel voler zittire gli interventi degli ospiti a lui non graditi (http://www.youtube.com/watch?v=6WnuBQcaRb0). Nel corso di questa telefonata Berlusconi ha dato la sua versione riguardo al caso Marrazzo, mettendo in risalto il fatto di aver lasciato libera scelta, all'ex Governatore del Lazio, sul da farsi dopo avergli comunicato dell'esistenza del video incriminato. E mi pare il caso, in questa sede, di mettere in evidenza il comportamento oltremodo differente tra questi due soggetti istituzionali (uno governava una Regione, l'altro governa il Paese), sottolineando che Marrazzo neppure è stato indagato mentre per quanto riguarda Berlusconi parlano gli archivi delle cancellerie dei tribunali. Delle dimissioni di Marrazzo ne abbiamo avuto prova, di quelle di Berlusconi neppure il sentore. E dire che la sua intrusione telefonica nella vicenda dolorosa dell'ex Governatore può essere letta come evidente incoerenza politica e personale. La prima incoerenza riguarda il conflitto di interessi: Berlusconi ha sempre dichiarato che lui delle sue aziende (in primo luogo quelle editoriali) non si interessa e non sa nulla di quello che pubblicheranno i suoi giornali. Lo ha ripetuto anche recentemente a proposito della vergognosa vicenda che aveva visto il Giornale, diretto da Feltri, attaccare violentemente Boffo fino a raggiungere le volute conseguenze: le dimissioni da direttore del quotidiano Avvenire. E allora, se il premier (come dice) si disinteressa delle vicende delle sue aziende editoriali, per quale motivo Signorini (direttore di Chi) ha sentito il bisogno di allertare il suo editore sul famoso filmato di Marrazzo? E perchè Berlusconi si è sentito in dovere di avvisare l'ex Governatore del Lazio, uomo politico non certo amico e men che mai non di sinistra? Resta il fatto, molto grave, che Berlusconi, nel corso della telefonata non certo fulminea (15 minuti) con Marrazzo, abbia rivelato notizie e fatti ancora coperti dal segreto istruttorio che vedevano coinvolti quattro militari della Benemerita. E alla fine della fiera i fatti dicono questo: le quattro mele marce restano in galera, Marrazzo forse resta in convento e l'unico che resta a piede libero è sempre Berlusconi. Ma fino a quando?

2 Commenti:

  • Alle giovedì 29 ottobre 2009 alle ore 12:47:00 GMT+1 , Anonymous Anonimo ha detto...

    Buongiorno e bentornato.La situazione politica italiana dopo gli ultimi fatti è sempre più squallida.Per quanto riguarda il PD non ho preso posizione sulle primarie ma,forse,Bersani è la persona più adatta per risollevare le sorti del maggior partito di opposizione.Almeno spero.Mauro.

     
  • Alle giovedì 29 ottobre 2009 alle ore 13:46:00 GMT+1 , Blogger nomadus ha detto...

    Buongiorno a te, caro MAURO. Mi fa piacere che tu dica che Bersani (forse) è la persona più adatta per risollevare le sorti del centrosinistra. Personalmente su "l'Antipatico" ne avevo caldeggiato l'elezione in quanto ritengo non sia un tipo tenero nè accomodante nei confronti di Berlusconi; penso che possa incarnare il prototipo di politico con esperienza e con capacità critica in grado di far scollare quella patina di falsa coesione all'interno del Popolo della Libertà e di liberare, di conseguenza, quelle poche entità politiche ingabbiate dal berlusconismo che (alla fine) con la loro fuoriuscita potrebbero mettere in difficoltà lo stesso premier e cambiare il corso degli avvenimenti politici del nostro Paese. E se poi Bersani dovesse riuscire ad ottimizzare la forza devastante di Di Pietro e dell'IdV nei confronti del berlusconismo, avremmo sicuramente tempi migliori da vivere. Un affettuoso saluto.

     

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