Marco Pannella, la polemica è sempre quella
Ci volevano le candidature dei Radicali all'interno del Partito Democratico per far tornare alla ribalta Marco Pannella, leader storico della protesta, dei digiuni e delle cessioni di fumo. Dopo aver dato in escandescenze televisive per il mancato confronto con Giuliano Ferrara a Unomattina sul tema dell'aborto, il nostro caro Pannellone ha colto al volo l'occasione (la chiusura delle liste dei candidati del PD) per iniziare una nuova protesta, con l'ennesimo sciopero (questa volta però solo della sete, la panza non ne ha voluto sapere di aderire) contro "la violazione della parola data" (nemmeno fosse una violazione dei diritti dell'uomo) e contro le candidature dei Radicali che Pannella definisce "non protette" (qui ci vorrebbe Gabriele Paolini e il suo invito all'uso del preservativo). "Temiamo che ci vogliano escludere, ci stanno arrivando messaggi dal PD del tenore: se non vi va quello che avete, andatevene..." ha spiegato in un buon italiano il Giacinto nazionale, che ha poi rincarato la dose attaccando Goffredo Bettini (noto veltroniano) affermando che "...lui è come Ferrara, ha del rancore contro di noi perchè gli ricordiamo, con la nostra presenza, che il loro entusiasmo fu per il comunismo che poi è caduto." contribuendo così a scaldare ancor di più l'atmosfera all'interno del Partito Democratico. Una riflessione mi è venuta spontanea farla, alla luce di questi ultimi accadimenti. Come mai Walter Veltroni, conoscendo il carattere fumantino di Pannella e la sua voglia di polemica, ha ugualmente "imbarcato" il leader radicale nell'avventura elettorale pur sapendo che già ne aveva uno (Di Pietro) che proprio un agnellino non è? Servivano davvero i voti radicali alla causa veltroniana oppure la presenza nel passato governo di Emma Bonino (un'altra che non le manda certo a dire) è stata così indispensabile da richiederne la riconferma? Domande senza risposte, per ora. ma l'elettorato ancora incerto sull'espressione del voto (si parla di un 22% di totalmente indecisi e di un 48% di parzialmente indecisi) di certo non ha avuto modo di chiarirsi eccessivamente le idee dopo le ultime polemiche (sia in casa veltroniana che sul fronte berlusconiano). Comunque, alla fine, credo il buon Marco Pannella accetterà di bere qualcosa (come fece nel 2002 in tv da Maurizio Costanzo a Buona Domenica su invito del Presidente Ciampi) se non altro per non smentire Massimo D'Alema che rivelò alla stampa l'abitudine di Pannella di bere di buon mattino un bicchierino di buon whisky...Prosit!
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