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giovedì 13 marzo 2008

Eliot Spitzer, il Cosimo Mele a stelle e a strisce




Sembrava inizialmente un classico scoop giornalistico per giornali e riviste dal gossip facile, quello che ha avuto per protagonista il governatore democratico di New York Eliot Spitzer. Invece con la pressione mediatica di giornali e tv americani, bloggers e informazione on line e campagna presidenziale in atto, ieri il politico mandrillone è stato costretto a dare l'annuncio (neanche tanto a sorpresa) delle sue dimissioni e ad ammettere di aver avuto un incontro ravvicinato con una squillo 22enne in un lussuoso albergo della Grande Mela, di aver pagato l'intrattenimento 4.600 dollari e di voler ora ritornare docilmente tra le braccia della sua mogliettina. Un percorso virtuoso che tempo fa (esattamente nel luglio 2007) fece anche un suo meno illustre (e meno potente) omologo politico, Cosimo Mele (di cui parlai in due post, http://tpi-back.blogspot.com/2008/02/ancora-sul-caso-mele-zenobi.html e http://tpi-back.blogspot.com/2008/01/i-gusti-discutibili-dellonorevole-mele.html) che per la verità si avvalse delle prestazioni d'opera di una non proprio statuaria escort, condendo però il tutto (al contrario, almeno sembra, di Spitzer) con una bella spolveratina di cocaina. L'eco alquanto fragoroso avuto sulla stampa americana del caso Spitzer (http://topics.nytimes.com/top/reference/timestopics/people/s/eliot_l_spitzer/index.html?inline=nyt-per) sta riportando all'attenzione dell'opinione pubblica (non solo americana) la figura della escort, o squillo d'alto bordo che dir si voglia. Già famosissime su Internet (basta digitare su Google la parola escort e vengono fuori la bellezza di 51 milioni di risultati) queste signorine, o signore, carine o meno appariscenti, bionde o more, hanno l'abilità commerciale di vendersi facilmente al popolo ingrifato del Web tramite stimolanti ed accattivanti siti personali, o riferibili a una sorta di community lavorativa (come era l'Emperors Club Vip da cui ha attinto le prestazioni della escort lo Spitzer) dove l'utente può vedere le foto delle signorine, informarsi sul tipo di "prestazione" e sugli eventuali extra (sempre molto richiesti), conoscere il luogo dell'incontro (generalmente in alberghi di lusso) e alla fine strabuzzare gli occhi di fronte all'entità del rate, ovvero il prezzo, generalmente astronomico (si va da un minimo di 300 euro l'ora ad un massimo di 3.000 per una notte) proposto senza sconti di sorta dalle peripatetiche. Insomma alla fine stai a vedere che, tra aumenti selvaggi di petrolio benzina e generi di prima necessità, sensazioni più o meno labili di recessione mondiale, precarietà del lavoro e dei guadagni, l'unico ambiente economicamente "sano" a livello planetario risulti essere, senza ombra di dubbio, quello delle signorine grandi firme (di importi segnati sul carnet degli assegni, quando accettati) o grandi forme, secondo i gusti dei clienti. Come dire che il mestiere più antico del mondo rende sicuramente meglio dell'investimento nel mattone. Il che è tutto dire.

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