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sabato 19 gennaio 2008

Piersilvio non sarà il nuovo "caimano"


Questo che mi sto accingendo a scrivere è il post numero 200 dall'apertura del mio blog, e per "festeggiare" l'evento voglio dare una notizia appresa a margine della presentazione (ieri in quel di MonteCarlo) della nuova sfida pay-tv lanciata dal digitale terrestre di Mediaset a SKY, che si chiama Premium Gallery e che parte oggi alle ore 13,30. Il vice presidente di Mediaset (nonchè discendente diretto dell'ex presidente del Consiglio) Piersilvio Berlusconi ha annunciato che non intende entrare in politica, non ha alcun interesse a rilevare l'eredità paterna del partito-azienda e che continuerà a dedicarsi, anima e corpo, alle strategie televisive di Mediaset e del digitale terrestre. Mi è sembrata (non so a voi) una gran bella notizia questa. Uno scampato pericolo, direi. Non avremo quindi un nuovo "caimano" sulla scena politica italiana, non correremo il rischio di rivedere tra una decina d'anni un altro Berlusconi impadronirsi del potere e dettare legge secondo il proprio interesse e di quello del suo clan, non ci saranno altri Dell'Utri all'orizzonte che rastrelleranno adesioni e tessere per fondare una nuova entità partitica, magari denominandola AriForzaItalia, insomma niente di tutto questo. Devo confessare che ho apprezzato molto il tono e la misura di queste dichiarazioni di Piersilvio Berlusconi, trentanovenne pragmatico milanese con le idee abbastanze chiare in testa, non ancora inquinato da fanatismo politico e da schieramenti precostuiti e incongruenti. Devo dare atto al giovane tycoon delle telecomunicazioni che professionalmente, finora, ha dato prova di conoscenza del mercato televisivo (e delle sue regole), ha fiutato l'aria nuova dell'ammodernamento imposto dal digitale terrestre, ha scovato nuovi prodotti (tipo "Dr. House") ed ha imposto alla concorrenza (Sky in primo luogo) un ribasso dei costi degli abbonamenti e dei singoli eventi (sportivi o di spettacolo), con un vantaggio economico a beneficio dei teleutenti da non disprezzare. E in ultimo, e torno a ripeterlo, il fatto che non seguirà le orme (politiche) paterne me lo ha fatto diventare ancora più simpatico, anche se permane un pizzico d'invidia (almeno da parte mia) nei suoi confronti non tanto per il denaro, quanto per quella bellezza da capogiro che ha al suo fianco, di nome Silvia Toffanin...

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