dalla ThyssenKrupp a Porto Marghera...
Ormai siamo ai bollettini di guerra, alla conta dei morti, sgranando un rosario di nomi e di località. La misura è colma. I due morti di questa notte a Porto Marghera sono l'ultimo atto di uno stillicidio disumano e inconcepibile. Le vittime del lavoro stanno diventando quasi come quelle della strada, o dell'alcol, o della droga. Il rogo di poche settimane fa alla ThyssenKrupp di Torino è ancora "caldo", le famiglie di quei poveri operai stanno ancora asciugandosi le lacrime, le corone di fiori dei funerali sono ancora lì a testimoniare la partecipazione di un Paese ad un lutto collettivo. Le parole di condanna (di circostanza, purtroppo) delle autorità politiche e cittadine, dei sindacati e dei rappresentanti delle imprese ancora le possiamo sentire come una eco infinita (e senza senso) che riempie inutilmente il vuoto lasciato dalle morti, bianche o nere che siano. Il problema è sempre lo stesso: il menefreghismo delle aziende nei confronti dei propri lavoratori, la mancanza di controllo e di strutture idonee per garantire un minimo di sicurezza a chi ogni giorno (come in una tragica e inumana "roulette russa") mette a repentaglio la propria vita, il proprio corpo, la propria passione lavorativa per poter assicurare alla propria famiglia una vita dignitosa e serena. Purtroppo ultimamente troppe famiglie non possono più contare sui loro cari, strappati alla vita e al loro affetto da incendi, asfissie, schiacciamenti, cadute da impalcature senza protezione. La corsa al risparmio delle aziende, operanti soprattutto nel ramo edile, la compressione dei costi di ammodernamento e sicurezza in nome del dio denaro stanno trascinando il Paese in un baratro di lutti e lacrime come da tempo non si ricordava. Tocca porre un argine a tutto ciò. Il Governo, prima di ogni cosa, deve prendere provvedimenti urgenti e significativi per far sì che non si ripetano questi tragici eventi. Non è più tempo di parole. Ci vogliono solo i fatti, concreti ed immediati. Siamo stufi di versare lacrime. Anche perchè non ne abbiamo più!
2 Commenti:
Alle venerdì 18 gennaio 2008 alle ore 13:18:00 CET , Anonimo ha detto...
Non posso fare a meno di commentare le due ultime morti bianche.E'ora che Governo,Sindacati e Imprese,nota le maiuscole,facciano veramente qualcosa per tutelare i lavoratori,e non le solite vacue chiacchere.Mauro.
Alle venerdì 18 gennaio 2008 alle ore 13:50:00 CET , nomadus ha detto...
Siamo alle solite, caro MAURO. Le denunce, gli articoli di giornale o dei blog, le inchieste televisive, le infinite cascate di parole e di immagini fino ad ora non sono riusciti a scalfire minimamente la corazza di impermeabilità umana ed emotiva di GOVERNO, SINDACATI, IMPRESE (tutto maiuscolo lo scritto, tutto minuscolo il loro impegno)che a quanto pare riescono, senza troppa fatica, a fare "orecchi da mercante" in una valle dell'eco piena di grida e di lacrime...
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