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giovedì 6 dicembre 2007

la polverina dell'on. Mele


Oggi pomeriggio, tre righe dell'Adnkronos battute tra le tante della giornata, hanno riportato all'attenzione (almeno alla mia...) la figura un pò sbiadita dell'onorevole Cosimo Mele, ex dell'Udc, che balzò alle cronache questa estate per una serata a luci rosse con una prostituta (anzi, ci tiene a farsi chiamare escort, è più chic...), tale Francesca Zenobi, e un'altra donnina (russa) dai facili costumi, il tutto condito da una bella spolverata di polvere bianca (leggi cocaina) e terminata in un letto di ospedale, per la escort romana, e in una, non proprio accogliente, stanza della Questura di via San Vitale per l'onorevole Mele. Il politico si era affrettato a smentire le dichiarazioni delle due donnine, che lo accusavano di aver portato (e usato) nella suite dell'Hotel Flora di via Veneto la cocaina per "rallegrare" la serata. Qualche dubbio, sulla veridicità dell'autodifesa dell'onorevole, all'epoca ci fu. Oggi, purtroppo per lui, la conferma delle analisi: tracce di cocaina sul comodino, su una tessera telefonica e sul badge della stanza della camera d'albergo. Caro onorevole Mele, non le sembrerebbe opportuno fare oggi una piccola dichiarazione di pubbliche scuse, molto più pertinente e veritiera rispetto alle tante che ha fatto, nell'aula di Montecitorio, nell'esercizio delle sue funzioni politiche? Credo proprio che la sua faccia rimarrebbe molto più simpatica (rispetto a quella della sua fototessera...) a chi, malgrado tutto, le ha in passato dato fiducia e soprattutto (grazie al voto) permesso di sedere su uno scranno della Camera dei deputati. Attendiamo fiduciosi...

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