il risarcimento di zio totò
Anch'io ho visto giovedì sera (come altri 8 milioni di telespettatori) l'ultima puntata della fiction di Canale5 "Il capo dei capi" imperniata sulla sciagurata vita criminale di Totò Riina, ex boss dei boss, attualmente in regime di 41 bis nel supercarcere di Opera. A parte le considerazioni sulla efficacia narrativa della fiction, prodotta da Pietro Valsecchi per la TaoDue (che è stata acquistata dalla Medusa, branca cinematografica dell'impero berlusconiano) e sulle qualità interpretative dei vari attori (su tutti naturalmente Claudio Gioè, già ottimo operaio nel capolavoro di Marco Tullio Giordana "La meglio gioventù") oltre che per la ineccepibile regia di Enzo Monteleone e Alexis Sweet, la notizia (che ha dell'incredibile) legata alla fiction è quella diffusa ieri sera dall'ADN Kronos e ripresa stamani da quasi tutti i giornali: la moglie di Totò Riina (non Gioia Spaziani, l'ottima attrice, ma proprio Ninetta Bagarella in persona) si è alquanto risentita per una scena andata in onda nella terza puntata e che la vedeva coinvolta nel tentativo di sequestro della moglie del poliziotto buono (il bravo Daniele Liotti) ordinato dallo zio Totò. Ora, che la fiction (come dice la parola stessa) possa usare scene totalmente inventate e al di fuori della storia vera è un dato di fatto legittimo ed inoppugnabile; ma che la moglie di un criminale avanzi pretese di risarcimento danni alla produzione di un programma televisivo (che guarda caso ha fatto registrare record di ascolti e di share, se fosse stato un flop? avrebbe fatto la stessa cosa Ninetta?...non credo) è sicuramente grottesco e paradossale, per non dire di cattivo gusto. E' lo Stato italiano che dovrebbe chiedere a lei un congruo risarcimento. Per tutte le malefatte del marito, per i morti ammazzati e le stragi che lo zio Totò ha ordinato durante i suoi 24 anni di latitanza. Altro che sentirsi "amareggiata" per come l'hanno dipinta in una scena della fiction. Meno male che zio Totò ha fatto sapere dal carcere che ha apprezzato il programma e soprattutto l'interpretazione di Claudio Gioè. Così facendo, si sta proponendo come consulente artistico per la TaoDue per il seguito del "Capo dei capi"...Il titolo? "Una giornata ad Opera"...
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