alla ricerca del sesso (perduto)
Oggi voglio tornare a scrivere di un argomento, importante e scabroso, che già martedì scorso avevo in parte analizzato (vedi il post "modelli (dis)educativi") alla luce di un'inchiesta-sondaggio condotta dalla Società Italiana di Pediatria che ci ha svelato, purtroppo, un inquietante e inimmaginabile mondo degli adolescenti (o per meglio dire, bambini e bambine tra gli 11 e i 14 anni) infarcito si sesso, alcol e trasgressione. In altre parole una sorta di Italia in miniatura, una replica in formato mini della società attuale e del mondo degli adulti mutuato come esempio da imitare e sbandierato come accettazione dello status di integrato nel branco adolescenziale. Come se non bastasse, ieri sera su Rete 4 la trasmissione Tempi moderni, condotta da Ilaria Cavo (molto brava nel ruolo di introduttrice dei servizi, già nota firma del Secolo XIX di Genova e autrice del best seller, edito da Mondadori, dal titolo "Diciassette omicidi per caso" dedicato al caso del serial killer Donato Bilancia) si è occupata, in apertura, delle lolite e della mercificazione del sesso, dei rapporti non protetti e degli sballi con pasticche di ecstasy e alcol, hashish e sbronze colossali, gare insensate di sesso multiplo e senza precauzioni. Insomma, per dirla tutta, un vero e proprio shock da immagini, almeno per me, che non riuscivo a credere a quello che vedevo e, men che meno, a quello che sentivo. L'intervista alla giornalista del Messaggero, Marida Lombardo Pijola, autrice di un libro dedicato proprio a questo fenomeno ("Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano principessa" edito da Bompiani), è stata chiarificatrice ed esaustiva sul mondo delle baby assatanate di sesso, le bambine che escono di casa in jeans e maglietta (per non allarmare i genitori) e che nei bagni delle discoteche si trasformano in lolite con tacchi a spillo e mutandine interdentali, calze a rete e trucco pesante, scimmiottando il mondo degli adulti e prendendo in prestito i modelli della società del tubo catodico : veline e letteronze, webcam girls ed escorts. Una sfrenata corsa alla ricerca del sesso, un pallottoliere senza senso di rapporti non protetti, una gara senza premi e senza vincitori nel nome di un'accettazione da parte dei loro simili, per non rimanere ai margini della nuova società dei baby trasgressivi, per non perdere il treno dell'effimera presenza nell'arido deserto rappresentato dai filmati di You Tube o di Myspace, icone snaturate e diseducative della comunicazione del ventunesimo secolo!
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