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mercoledì 17 settembre 2008

abusivismo alto di gamma


Bisogna proprio dirlo. C'è abusivismo e abusivismo. C'è quello del furbacchiotto ex contadino arricchitosi con qualche marachella fiscale e che fischiettando alza su un piano di troppo rispetto alla planimetria originale. E c'è quello dell'onorevole, giornalista e scrittore di nome e di successo che crede di farla franca per le sue altolocate conoscenze. Centoventi metri quadri a Roma, all'Aventino (mica pizza e fichi). Un appartamento completamente abusivo, almeno secondo i vigili urbani, i tecnici dell'ufficio abusivismo del Comune di Roma e anche secondo la magistratura. Il furbetto in questione si chiama Ferdinando Adornato, ex iscritto al Partito Comunista Italiano, ex giornalista de l'Unità, ex parlamentare di Forza Italia e attuale sostenitore dell'UDC e di Casini. Tomo tomo, cacchio cacchio, l'Adornato si è ingegnato: da uno sbancamento del terrapieno di un palazzo del dopoguerra in uno dei quartieri "in" della Capitale (l'Aventino per l'appunto), ha ricavato i 120 metri quadri costituiti da una sauna con vasca piscina per quattro persone, un salone con angolo cottura, un salottino con juke-box d'annata, parquet, poltroncine bianche e bocchettoni dell'aria condizionata costruiti al posto del giardino che, sulla carta, ha la pretesa di essere un pergolato. Il tutto confinante con i 180 metri quadri "regolari" dell'originale appartamento dell'onorevole furbone. Ovvio che siano scattate le procedure per il sequesto preventivo dell'ingegnosa "opera" abusiva, seppur di alto livello qualitativo. Adornato a domanda risponde: "Nessun abuso. Abbiamo realizzato un piccolo ampliamento, basandoci sulle cartine del catasto. Per quanto riguarda il giardino, la struttura che abbiamo fatto è una semplice veranda...". Praticamente pinzillacchere, quisquilie.

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