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lunedì 28 luglio 2008

una Rifondazione non più rifondabile




Mi ha fatto uno strano effetto seguire (un pò ad intermittenza) la quattro giorni di assise del Congresso di Rifondazione Comunista a Chianciano (http://home.rifondazione.it/xisttest/content/view/2869/314/), conclusasi ieri con l'elezione a segretario dell'ex ministro Paolo Ferrero. La sensazione era quella di assistere ad una riunione plenaria di vecchi tromboni nostalgici della falce e martello, che sapevano però di essere dei perfetti ectoplasmi politici, non essendo rappresentati in Parlamento a causa della fragorosa dèbacle elettorale dell'aprile scorso. Pur tuttavia l'accanimento e le polemiche dichiarazioni, rese da alcuni esponenti rifondaroli dal palco di Chianciano, mi avevano convinto che non tutto poteva essere ridotto ad una recita da zombies di liste elettorali. Lo scontro per la segreteria tra Ferrero e il Governatore della Puglia Nichi Vendola (costretto ad ammainare la bandiera del comando per il buon nome della congrega comunista) ha avuto dei picchi di adrenalinica concitazione quasi quanto uno scambio sotto rete a Wimbledon tra Nadal e Federer. Il pianto prepensionatorio di Fausto Bertinotti è stato degno di Blob, con buona pace dei vecchi duri e puri di Bandiera rossa la trionferà. A proposito del colonnello Fausto: a mio modesto avviso l'inizio della fine della non Rifondazione si è avuto due anni e mezzo fa, quando l'ex segretario accettò di buon grado (anzi mise proprio dei paletti, facendo dannare subito il buon Prodi...) la poltrona di presidente della Camera dei Deputati, abbandonando in buona sostanza la tuta da metalmeccanico e indossando la giacca di cachemire. Sarò presuntuoso, ma come me la pensa oggi anche il professor Gianfranco Pasquino: basta leggere il suo articolo su l'Unità (http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=77510). Ma oramai è acqua passata. Le recriminazioni o i disappunti a scoppio ritardato non fanno più testo. Il buon Ferrero (o cattivo, a seconda di come lo si guarda e ricordandosi che proveniva da Democrazia Proletaria non certo da Comunione e Liberazione...) avrà ora a disposizione la tolda di comando di questa vecchia carretta del mare (politico) rimessata e riproposta alla sfinita ciurma rifondarola. Non so se avrà gli "attributi" per fare il nocchiero di una nave fantasma con l'aspettativa generale di attraccare l'anno prossimo in un porto europeo (con le elezioni). Di certo avrà delle belle gatte da pelare, non tutte disposte a fare le fusa.

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