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mercoledì 23 luglio 2008

l'immunità di Re Silvio


Una guarigione a tempo di record. In meno di trenta giorni il pericoloso virus della giustizia contro Re Silvio è stato prontamente isolato e debellato più o meno alle ore 20 di ieri sera, nella sala operatoria di Palazzo Madama, da una pronta ed efficiente equipe di ben 171 baroni della medicina politica (con la supervisione di 6 medici affetti da astensione cronica e con altri 128 che nemmeno sono stati ammessi in camera operatoria), tutti disciplinatamente schierati e omaggianti nei confronti del Sovrano immunizzato. Qualche luminare ha anche argomentato, alla fine dell'"operazione", che questa immunità (chiamata anche volgarmente "Lodo Alfano") serve e servirà molto più al Paese, ai cittadini che non al presidente del Consiglio, nonostante qualche malalingua (con trascorsi nella magistratura si mormora) abbia sempre detto il contrario. Altro che interessi personali del premier. Questo Lodo renderà uno storico servigio all'Italia! Peronalmente la penso come colui è stato un pubblico ministero qualche anno fa. Anzi, mi sento di aggiungere di più. La recente storia del nostro Paese (diciamo dalla fine degli anni '80 in poi) ci ha consegnato una continua "guerra", una sorta di doppio conflitto istituzionale tra il potere politico e quello giudiziario; nonostante tre vittorie delle falangi berlusconiane, i giudici non si erano levati il "vizietto" di perseguire e delegittimare il Sovrano. ma d'ora in poi, come affermano i luminari che hanno sconfitto il virus, "...un risultato elettorale è definitivo fino alla successiva elezione...". In buona sostanza chi è legittimato dal popolo deve poter fare quello che vuole, senza sottostare a legge alcuna. E' evidente però, a mio modesto avviso, che procedendo così, con questo disprezzo totale delle più elementari regole parlamentari, con una maggioranza amplissima e militarizzata, con un Governo prono e succube del Sovrano che approva in dieci minuti una manovra finanziaria, è evidente, dicevo, che in queste condizioni Re Silvio, che già ha una naturale propensione a sentirsi onnipotente, si senta ora addirittura un padreterno e minacci di voler fare subito la riforma della giustizia, la compressione delle intercettazioni e il ripristino dell'immunità parlamentare. Oramai il Sovrano ritiene di aver messo in ginocchio il Parlamento e ne vuol trarre tutte le conseguenze. Naturalmente a suo favore. E senza nessuna vergogna.

2 Commenti:

  • Alle venerdì 25 luglio 2008 alle ore 07:10:00 CEST , Anonymous Anonimo ha detto...

    Buongiorno,ritengo che chi governa un Paese,dovrebbe avere,tra varie capacità,anche quella di non ritenersi al di sopra dei propri concittadini.Naturalmente,in Italia,sta accadendo tutto il contrario.MAURO.

     
  • Alle venerdì 25 luglio 2008 alle ore 08:27:00 CEST , Blogger nomadus ha detto...

    Buongiorno a te, caro MAURO. Purtroppo hai ragione, l'anomalìa italiana targata Berlusconi è proprio questa: ritenersi al di sopra di tutto e di tutti, essere "diverso" di fronte alla legge e fregarsene altamente delle esigenze e delle richieste degli italiani e farsi gli affari propri. Sempre e comunque.

     

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