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giovedì 17 luglio 2008

Berlusconi, il Nerone del XXI secolo




Ogni volta bisogna attraversare la Manica per trovare qualcuno che ci ricorda la realtà dei fatti, quando c'è di mezzo il cavaliere. Un Silvio Berlusconi con il capo cinto da una corona di alloro, che suona il violino mentre alle sue spalle divampa un incendio. Si suppone che tra le fiamme si consumi il Paese Italia, mentre il novello Nerone del XXI secolo sorride. E' questa l'immagine che The Economist di questa settimana offre della situazione italiana e del governo Berlusconi ai suoi lettori. ''Il nuovo governo Berlusconi sta diventando depressivamente uguale al precedente'' titola implacabile un articolo del periodico che sara' in edicola domani. ''Questa volta tutti pensavano che sarebbe stato diverso'' ammette all'inizio l'autore del servizio, per poi aggiungere: ''Ma a dieci settimane dal giuramento l'agenda politica e' dominata piu' che mai dai suoi interessi personali ed aziendali''. E per non lasciare le cose nel vago l'Economist snocciola le misure "ad personam'' che hanno impegnato l'esecutivo ed il Parlamento italiano: il decreto per evitare il passaggio al satellite di Rete4, il decreto sulle intercettazioni telefoniche, il pacchetto giustizia con le norme ad hoc per il premier tra cui l'immunita' parlamentare. Una classica "ciliegina" sulla torta berlusconiana potrebbe essere (a breve) rappresentata dal pacchetto sicurezza con nuove misure sul patteggiamento. Nel frattempo, osserva il periodico britannico, l'Italia versa in una situazione estremamente critica dal punto di vista economico, ma mentre ''la nave viene spinta verso gli scogli il suo capitano e' occupato in altre questioni''. Cosi' le misure economiche varate da questa maggioranza si sono limitate a ''togliere una tassa impopolare sulla casa ed a ridurre le tasse sugli straordinari''. ''Nessun dibattito sulle misure di liberalizzazione di cui l'economia italiana ha un disperato bisogno'' osserva ancora l'Economist. ''Al contrario, il governo sembra orientato ad attingere dai contribuenti altro denaro da versare nelle casse dell'azzoppata compagnia di bandiera Alitalia, tanto che sta pensando di modificare la legge vigente per rendere possibile questa manovra''. E guardando avanti verso l'autunno, conclude infine l'Economist, ''Berlusconi annuncia 'radicali riforme', ma solo della giustizia''. E chissà che in cuor suo non speri ardentemente (è proprio il caso di dirlo) che bruci come nella vignetta...

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