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venerdì 18 luglio 2008

la polvere nascosta sotto il tappeto


Questa storia di Napoli ripulita, senza più monnezza nelle strade, mi ricorda un pò alla lontana quello che raccontava un mio amico d'infanzia. A casa sua i genitori latitavano perchè entrambi impegnati con il lavoro. Anche la pulizia scarseggiava e così, in quelle occasioni in cui improvvise ed inaspettate visite di parenti, più o meno graditi, mettevano in agitazione la famiglia del mio amico, si ricorreva al vecchio trucco della polvere nascosta sotto il tappeto. Dopo molti anni anche un furbacchione come il presidente del Consiglio ricorre al medesimo trucco. E lo fa con la tecnica dell'illusionista, del mago Silvan dei poveri (illusi), quello che fa apparire (strade tirate a lucido, ma solo dove passa lui e la sua corte dei miracoli) e quello che fa sparire (la monnezza messa sui treni e mandata in Germania). Ma il tappeto usato per nascondere la polvere non è certo infinito, anzi. Copre solo la parte centrale della città. In periferia la situazione è come prima, peggio di prima. Ma il nostro illusionista ha pensato bene di far ripulire solo le strade dove oggi trascorrerà l’ennesima gita di governo e di piazzare le telecamere del fidato Tg4 a riprendere il miracolo. «Ritorno a Napoli» è il titolo dello speciale del tg che Emilio Fede trasmetterà in occasione del Consiglio dei Ministri partenopeo. Nello speciale, spiegano dalla redazione dell’emittente Mediaset, si vedranno «immagini del periodo drammatico vissuto dalla città e il nuovo volto della Napoli di oggi». Se non fosse vero, verrebbe da ridere. «Abbiamo tolto già 35mila tonnellate di immondizia» spiega Berlusconi, ma non si capisce dove li abbiano messi visto che le discariche annunciate dal piano suo e di Bertolaso sono ancora presidiate notte e giorno dalle proteste dei cittadini. Ma Berlusconi ormai ha in tasca la sua versione dei fatti e addirittura si spinge a dichiarare che quello di Napoli è un esempio da imitare: «Queste soluzioni dovranno essere imitate da altre regioni che sono lì lì per arrivare a una situazione di crisi – dice – Era elevata la quota di italiani che pensavano che noi non ce l'avremmo fatta. Oggi posso dire che l'emergenza è stata superata e che tutta l'immondizia è stata tolta dalle strade». Se non fosse vero, verrebbe da ridere. Lo pensano anche a Bruxelles: dopo aver avuto notizia degli annunci trionfanti del premier italiano, la Commissione europea ha subito fatto sapere che la procedura di infrazione «rimane aperta». «Non possiamo misurare i risultati di queste politiche sulle parole, ma sui fatti – ha spiegato Barbara Hellferich, portavoce del commissario all'ambiente Stavros Dimas – Il governo deve realizzare il piano, non basta presentarlo, deve dimostrare che la soluzione indicata risolve il problema a lungo termine, con una gestione corretta dei rifiuti e la creazione del termovalorizzatore». Bruxelles ricorda anche che sulla questione campana è stata chiamata a pronunciarsi la Corte di giustizia del Lussemburgo. «Per noi - ha dichiarato Hellferich- c'è un caso di fronte alla Corte che riguarda la gestione dei rifiuti, non giudichiamo le parole». Quindi anche se la Farnesina in una nota ha ribadito che la chiusura della procedura d'infrazione è legata alla realizzazione del ciclo integrato dei rifiuti, per la quale il governo italiano è «fermamente impegnato», la promessa non basta. E nemmeno uno speciale del Tg4.

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