i miracoli del beato Silvio tardano ad arrivare...
Che tristezza! In una irrazionale ventata di ottimismo mi ero illuso che i miracoli potessero davvero avvenire, un po’ come il consueto (e sospetto, almeno da un punto di vista scientifico) scioglimento del sangue di San Gennaro. No, il sangue del cavaliere resta fluido come un ruscello, ma non fa miracoli. I rifiuti sono sempre per le strade di Napoli e della Campania, a Chiaiano non c’è verso di dare il via alla discarica per la protesta popolare, dell’Alitalia nessuno quasi parla più (già, perché nessuno, o quasi, ne parla?) ma è lì che sta boccheggiando, con i conti sempre più in rosso e le ali ormai mestamente ripiegate. Air France non ne vuole davvero più sapere, e della famosa cordata italiana, anticipata mesi fa da San Silvio (che fece di tutto per far fallire la trattativa con la compagnia francese), non c’è ancora traccia. Il miracolo dei pani e dei pesci (che nel nostro caso potrebbe essere quello dei rifiuti e del risanamento della nostra compagnia aerea di bandiera) non è avvenuto. Il cavaliere per entrare nel novero dei “miracolatori” deve ancora studiare. E parecchio.
A tutto questo c’è da aggiungere che un miracolo che sembrava oramai imminente e fattibile Silvio Berlusconi l’ha sgonfiato con le proprie mani, o parole se preferite, E’ quello che riguarda la sicurezza, uno dei cavalli di battaglia che gli hanno fatto vincere le elezioni di aprile.
Allora pronti attenti via e tutti lì, i ministri, a dire che la clandestinità anche in Italia (come in tanti altri paesi europei e del mondo) doveva diventare un reato. Che tradotto in parole povere voleva dire questo: gli extracomunitari non possono entrare senza permesso nel nostro Paese. Chi lo fa commette un reato. Se scovato sarà processato, condannato e rispedito a casa servendosi della via più breve.
Un disegno di legge tanto caro alla Lega e alla stragrande maggioranza degli italiani che in un consiglio dei ministri ha trovato tutti d’accordo, compreso il premier. Il quale poi, nel giro di pochi giorni ci ha ripensato. Non può essere considerato un reato, ha fatto capire, semmai un’aggravante se qualche clandestino delinque.
Un pensiero e un proposito che hanno fatto infuriare la Lega in generale (per chi non lo sapesse, alleata determinate del governo Berlusconi) e soprattutto il ministro dell’Interno Maroni che sulla questione sicurezza si gioca faccia e carriera.
Perché questo dietro-front del cavaliere? Perché sia il Vaticano (questioni di morale religiosa) che gli oppositori del Partito Democratico (questioni di morale politica e desiderio masochistico di fare di tutto per restare all’opposizione per anni e anni) non sono d’accordo nel definire reato la clandestinità. E siccome l'omino di Arcore deve chiedere (e ottenere) tanti via libera dal Pd e soprattutto la concessione a fare miracoli dal Vaticano, ecco che si è schierato contro l’idea di Bossi e dei suoi ministri.
No, per Berlusconi e il suo governo non è davvero un bell’inizio. I rifiuti sono nelle strade, Alitalia non riesce a decollare, l’Italia è sempre più litigiosa, la Lega non partecipa ai festeggiamenti dell’anniversario della Repubblica, la questione sicurezza è sempre una spina nel fianco e i miracoli tardano a realizzarsi. Che fare? Per Sua Emittenza, milanese, non resta che rivolgersi a Sant’Ambrogio. Guardiamo se gli dà un aiutino almeno lui...
A tutto questo c’è da aggiungere che un miracolo che sembrava oramai imminente e fattibile Silvio Berlusconi l’ha sgonfiato con le proprie mani, o parole se preferite, E’ quello che riguarda la sicurezza, uno dei cavalli di battaglia che gli hanno fatto vincere le elezioni di aprile.
Allora pronti attenti via e tutti lì, i ministri, a dire che la clandestinità anche in Italia (come in tanti altri paesi europei e del mondo) doveva diventare un reato. Che tradotto in parole povere voleva dire questo: gli extracomunitari non possono entrare senza permesso nel nostro Paese. Chi lo fa commette un reato. Se scovato sarà processato, condannato e rispedito a casa servendosi della via più breve.
Un disegno di legge tanto caro alla Lega e alla stragrande maggioranza degli italiani che in un consiglio dei ministri ha trovato tutti d’accordo, compreso il premier. Il quale poi, nel giro di pochi giorni ci ha ripensato. Non può essere considerato un reato, ha fatto capire, semmai un’aggravante se qualche clandestino delinque.
Un pensiero e un proposito che hanno fatto infuriare la Lega in generale (per chi non lo sapesse, alleata determinate del governo Berlusconi) e soprattutto il ministro dell’Interno Maroni che sulla questione sicurezza si gioca faccia e carriera.
Perché questo dietro-front del cavaliere? Perché sia il Vaticano (questioni di morale religiosa) che gli oppositori del Partito Democratico (questioni di morale politica e desiderio masochistico di fare di tutto per restare all’opposizione per anni e anni) non sono d’accordo nel definire reato la clandestinità. E siccome l'omino di Arcore deve chiedere (e ottenere) tanti via libera dal Pd e soprattutto la concessione a fare miracoli dal Vaticano, ecco che si è schierato contro l’idea di Bossi e dei suoi ministri.
No, per Berlusconi e il suo governo non è davvero un bell’inizio. I rifiuti sono nelle strade, Alitalia non riesce a decollare, l’Italia è sempre più litigiosa, la Lega non partecipa ai festeggiamenti dell’anniversario della Repubblica, la questione sicurezza è sempre una spina nel fianco e i miracoli tardano a realizzarsi. Che fare? Per Sua Emittenza, milanese, non resta che rivolgersi a Sant’Ambrogio. Guardiamo se gli dà un aiutino almeno lui...
2 Commenti:
Alle venerdì 6 giugno 2008 alle ore 13:06:00 CEST , Anonimo ha detto...
Buongiorno,prima di tutto auguri per il tuo post n.400.Anche se il tempo è tiranno e il computer quasi sempre occupato,comunque,ti seguo tutti i giorni.Per quanto riguarda il Cavaliere,un conto è governare,un altro è fare propaganda elettorale.Ciao Mauro.
Alle venerdì 6 giugno 2008 alle ore 13:37:00 CEST , nomadus ha detto...
Prima di tutto grazie per gli auguri. E' sempre un piacere, lo sai, poter leggere i tuoi commenti e le tue opinioni. Per quanto riguarda i "miracoli" del cavaliere, prendiamoli come quelle targhette maiolicate che un tempo erano nelle nostre case e che dicevano "...per i miracoli ci staiamo attrezzando". Buona giornata caro MAURO.
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