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domenica 10 febbraio 2008

pluralismo (forse) d'informazione











Da qualche giorno mi sto dilettando nel passare in rassegna alcune prime pagine dei quotidiani italiani, di opinione e di partito, di destra e di sinistra, indipendenti e sottomessi. E' una specie di gioco delle parti, dove i direttori (o gli editori) di fama e non si ingegnano nel trovare titoli, riferimenti e linee guida dei loro rispettivi giornali, il tutto finalizzato alla conquista (o tentativo per certi versi) dei lettori, che le solite statistiche e ricerche di mercato danno sempre per "fluttuanti" e non proprio fedeli, con un occhio di riguardo alla free press (Metro, Leggo, City...) e comunque non facilmente "inquadrabili" nel connubio quotidiano-elettore. Infatti, e me ne sono accorto in questi giorni di inizio campagna elettorale, alcuni quotidiani (come potrete notare dalle prime pagine che vi ho proposto e che vi propongo anche oggi) tendono a "fidelizzare" il proprio lettore prospettandogli una sorta di editoriale di adesione al proprio convincimento politico (diciamo convincimento dell'editore), tramutando il lettore in elettore, comodo e funzionale per portare voti nelle casse del partito (o dei partiti) cui quel quotidiano fa riferimento. Un bel giochetto, non c'è che dire: simpatico e ben articolato, colorito e ammiccante, una sorta di Monopoli del terzo millennio, dove io compro (il tuo voto) e tu leggi (il mio diktat politico), con tanti saluti alla libertà d'informazione, il pluralismo della carta stampata, la democrazia consociativa e altre balle di questo genere. Io continuerò a tenere d'occhio, soprattutto in questo periodo di crisi, le prime pagine dei quotidiani (cercando di proporli a rotazione quasi tutti) e i titoli scelti a mò di specchietto per le allodole. Voi cari lettori (di questo blog e dei quotidiani) cercate di farvi un'idea orientativa di quale giornale (non il Giornale...) alla fine può risultare il più affidabile e condivisibile. In parole povere il meno menzognero. E magari questo potrà servire anche per farci trovare più preparati il prossimo 13 aprile. E non mi sembra cosa da poco...

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