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martedì 12 febbraio 2008

la dolce vita del "compagno" Bertinotti...




E così l'ex presidente della Camera dei Deputati (ed ex sindacalista della CGIL) Fausto Bertinotti, stando almeno alle cronache di questi giorni, non disdegnerebbe la frequentazione (più o meno assidua) dei cosiddetti salotti chic della neoborghesia romana, quelli, tanto per fare dei nomi, di Sandra Verusio come di Maria Angiolillo, di Guya Sospisio o di Marisella Federici, anzi (basta leggersi l'ottimo reportage odierno di Fabrizio Roncone pubblicato a pagina 10 del Corriere della Sera). Pare che ci si troverebbe a proprio agio, senza nessun problema, nè remore psicologiche date dal suo passato di politico e di sindacalista stile lìder màximo. Ormai libero dai suoi gravosi (e ben remunerati) impegni parlamentari, il buon Fausto può tranquillamente dedicarsi (sottobraccio alla sua amata consorte, signora Gabriella, detta Lella, Fagno) alle meno noiose e più sollazzanti incombenze mondane, partecipando da protagonista ad una nouvelle vague di dolce vita romana, colorata di un pizzico di rosso (riferito anche alle simpatie della Verusio oltre che al background bertinottiano) che non guasta mai. La sorprendente, e per certi versi accondiscendente, assuefazione dell'ex segretario di Rifondazione Comunista alle frequentazioni borghesi e al bon ton (che a lui non è mai mancato) dei salotti civettuoli, lascia in effetti un pò impreparati all'evento. Forse perchè si aveva l'immagine di Bertinotti leggermente stereotipata, lontana dal classico politico modaiolo e presenzialista (stile De Michelis degli anni Ottanta per intenderci), non avvezzo a calici da innalzare e a tartine al caviale da trangugiare. Eppure il decorso naturale del tempo (e della storia politica) e le conseguenti frequentazioni che volenti o neolenti si debbono avere, ha determinato un nuovo look di Bertinotti, non solo pipa e portaocchiali al collo ma anche bollicine e vita notturna, rendendocelo forse anche un pochino più simpatico e meno paludato di come eravamo abituati a vederlo. A tutto vantaggio, secondo me, anche del nuovo ruolo elettorale che andrà a ricoprire in questa ben avviata campagna per le politiche del 2008. E bravo Bertinotti!

4 Commenti:

  • Alle mercoledì 13 febbraio 2008 alle ore 13:54:00 CET , Anonymous Anonimo ha detto...

    Buonasera.Forse io sono un pò vecchio stampo,ma ritengo che un esponente della sinistra dovrebbe ricordarsi,qualche volta,delle classi sociali che dice di rappresentare e del loro modo di vivere.MAURO.

     
  • Alle mercoledì 13 febbraio 2008 alle ore 14:57:00 CET , Blogger nomadus ha detto...

    Caro amico mio, anche l'imborghesimento del "compagno" BERTINOTTI potrebbe non fare più notizia. L'evoluzione della specie umana e politica (senza scomodare la teoria di DARWIN) comporta anche l'accettazione (storcendo un pò il naso) dei comportamenti non propriamenti "consoni" ad un ruolo o ad un'icona predefinita come potrebbe essere il "compagno" FAUSTO. Se FORATTINI volesse, potrebbe tratteggiare con la sua matita magica un BERTINOTTI in pantofole e vestaglia su una poltrona in casa, come fece tanti anni fa nella famosa vignetta dell'indimenticato BERLINGUER...

     
  • Alle mercoledì 13 febbraio 2008 alle ore 15:30:00 CET , Anonymous Anonimo ha detto...

    Carissimo,hai detto bene a proposito dell'indimenticato Berlinguer.Quando sento il suo nome provo una grande forma di rispetto e tanta nostalgia.MAURO

     
  • Alle mercoledì 13 febbraio 2008 alle ore 16:17:00 CET , Blogger nomadus ha detto...

    Infatti, caro MAURO. Ricordare ENRICO BERLINGUER, citarlo ogni qual volta se ne presenta l'occasione (soprattutto nel metterlo a confronto con i politicanti di oggi) è un privilegio per me e credo un piacere per tutti quelli che l'hanno amato e rispettato, voluto bene e non dimenticato. Ce ne vorrebbero tanti di BERLINGUER nella società del terzo millennio...

     

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