il sorpasso di Barack Obama
Alla fine il sorpasso, tanto atteso e tanto temuto (da Hillary), c'è stato. Dopo i risultati di questa notte in Virginia, nel Maryland e nel Distretto di Columbia (Washington), Barack Obama è in testa nel computo dei delegati (1.223 contro 1.198) per la corsa alla Casa Bianca di novembre. Le ultime vittorie di questo lungo week-end (http://content.usatoday.com/news/politics/election2008/results-all.aspx) gli hanno dato la spinta decisiva per concludere la rincorsa ad Hillary Rodham Clinton iniziata il 4 gennaio e per continuare a far sognare milioni di americani che credono in lui. Hillary adesso è in difficoltà, anche dal punto di vista psicologico. La sua potente macchina elettorale si è inceppata. Ha cambiato la sua assistente, ha messo di tasca sua 5 milioni di dollari per fronteggiare le spese (enormi) di questa campagna elettorale. Sente scivolare sotto le sue mani la presa ferrea (o presunta tale) che aveva all'inizio sulla poltrona presidenziale della stanza ovale. L'uragano Obama l'ha quasi travolta completamente e non è utopìa ora credere che un uomo di colore, per la prima volta, possa diventare il presidente degli Stati Uniti. Nel frattempo Obama si gode questa sontuosa vittoria e prepara il prossimo appuntamento del 4 marzo in Texas e in Ohio. E lì ci sarà una bella battaglia con Hillary.
2 Commenti:
Alle mercoledì 13 febbraio 2008 alle ore 13:56:00 CET , Anonimo ha detto...
Questa notizia mi fa piacere.Non vorrei ripetermi,ma il rinnovamento totale passa attraverso la vittoria di Barack Obama.MAURO
Alle mercoledì 13 febbraio 2008 alle ore 15:02:00 CET , nomadus ha detto...
E speriamo che il rinnovamento totale passi anche qui in Italia. La vittoria di Walter Veltroni, ne sono sicuro, cambierebbe molte cose e andremmo incontro ad una nuova era politica. Più pulita, meno egoistica, più democratica, nel vero senso della parola. L'unico rischio è costituito dalla "resistenza" all'estinzione da parte del cavaliere, che non ne vuole proprio sapere di ritirarsi ad Antigua e godersi i suoi soldi.
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