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sabato 15 aprile 2017

barbe finte, denunce vere

Una volta per fare colpo su una donna, ovvero per tentare di rimorchiarla, era sufficiente portarla a cena in un lussuoso ristorante, scorazzarla per la città su un bolide con minimo 250 cavalli, oppure farle capire di avere un conto in banca a sei zeri. Adesso, ma forse solo per gli stolti, il modus operandi è quello di far credere alla bella figliola di essere uno sotto copertura, una sorta di James Bond di provincia, uno insomma avvezzo al pericolo che si trasforma con barbe finte e repentini cambi d'abito, anche meglio di un trasformista doc come Arturo Brachetti. La notizia ovviamente mi ha fatto alquanto sorridere, soprattutto alla luce del singolare svolgimento, quasi comico, del povero protagonista tanato dalla sua bella e dalle forze dell'ordine che lo hanno denunciato per usurpazione di titoli e sostituzione di persona (http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/finto_agente_segreto_fidanzata_denuncia-2383253.html), mettendo fine ad una carriera improvvisata nonché fantasiosa. La morale della storia è che alla fine è meglio essere squattrinati ma sinceri che barbe finte e inaffidabili.

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