tpi-back

martedì 22 settembre 2009

MAURIZIO BELPIETRO, l'ennesimo lecchino berlusconiano


Avere a disposizione la poltrona da direttore di un quotidiano è pur sempre sinonimo di potere. Quando poi questo potere lo si usa per mistificare e per attaccare il nemico del proprio padrone, allora entra in gioco non già le proprie caratteristiche professionali e umane ma solamente il proprio personale e innato leccaculismo. E quando si parla di Maurizio Belpietro non si fa fatica a crederlo e a testimoniarlo. L'ultima perla della sua devozione per colui che gli permette di mettere insieme ancora il pranzo con la cena (senza per forza essere invitato al desco di Arcore) è rappresentata dalla sua ultima uscita giornalistica con il pezzo in prima pagina stamani su Libero (http://rassegnastampa.formez.it/rassegnaStampaView2.php?id=175905). Se un lettore si limitasse alla sola lettura del pezzo di Belpietro si farebbe senz'altro l'idea che uno stimato professore di scienze politiche dell'Università di Padova (Fabrizio Tonello) e un leader di un partito politico (Antonio Di Pietro) siano senza dubbio i maggiori cospiratori di un'Italia di èlite, per dirla alla Brunetta, pronti a far cadere il Dominus di Arcore che tanto bene ha fatto e continua a fare per la nostra nazione. Ora io voglio dire una cosa: perchè Belpietro sceglie di aprire il suo insulso editoriale citando un fantomatico fax speditogli da un suo illustre e devoto lettore (tale Giangaleazzo Ciani, che solo dal nome e cognome è tutto un programma...) per mettere alla gogna un articolo del professore di Padova scritto per il prestigioso quotidiano francese Le Monde (che sia prestigioso non lo dico io, lo dice la storia dell'editoria internazionale) in data 13 settembre con il quale si analizza la situazione italiana ai tempi del berlusconismo mettendola in parallelo con quella che sarebbe stata in Francia in caso di omologo tycoon televisivo con relativo spoporzionato potere politico? Belpietro lo fa perchè sa che tanto i suoi lettori appecoronati mai e poi mai andranno a verificare se quello che dice e scrive è vero o giusto. Lo sa a tal punto che non allega nessun estratto dall'articolo di Tonello occupandosi semplicemente di distrarre l'attenzione (o presunta tale) del suo lettore parlando di un attacco al suo padre padrone addirittura da parte dell'Europa tutta e mettendo in croce, come suo solito, il più accanito nemico del Pifferaio di Arcore, Di Pietro. Ma l'opera di lecchinaggio del bresciano dalla canuta chioma non potrà dare gli sperati frutti perchè il sottoscritto porta alla conoscenza diretta di chi ama la verità il contenuto integrale (seppur tradotto dal francese con qualche imperfezione) dell'articolo di Tonello: http://www.psbergamo.it/upload/all/File/Le%20Monde%2013%20settembre%202009.pdf. Caro Belpietro, asciugati la lingua biforcuta così piena di enzimi e parassiti (che portano nocumento non solo a te) e torna con la coda in mezzo alle gambe dal tuo padrone e signore. Dagli magari una bella slinguazzata. Così, tanto per fargli capire che gli sarai sempre devoto e riconoscente per averti dato la possibilità di mettere ancora insieme il pranzo con la cena. Senza dover ricorrere ad un lavoro precario.

4 Commenti:

  • Alle martedì 22 settembre 2009 alle ore 13:43:00 CEST , Anonymous Anonimo ha detto...

    Carissimo,ho appena letto con estremo interesse i due articoli che hai pubblicato.Magari esistesse un partito che,democraticamente ed in modo unitario,si accinga a preparare un'alternativa al berlusconismo.Ciao Mauro.

     
  • Alle martedì 22 settembre 2009 alle ore 14:11:00 CEST , Blogger nomadus ha detto...

    Caro MAURO, potenzialmente questo partito esiste. Basta solo farlo venire allo scoperto, cementarlo e affidarlo al libero convincimento di quegli italiani che non si riconoscono nella teoria neofeudale del berlusconismo. Un voto che esprima questa alternativa è quanto mai auspicabile per il bene del nostro Paese. Un affettuoso saluto.

     
  • Alle venerdì 2 ottobre 2009 alle ore 10:28:00 CEST , Anonymous Corrado Barone ha detto...

    SE LA COSA VA BENE
    AVANTI CON IL PENE!

    SE LA COSA SE SMENGA
    AVANTI CON LA LENGUA!

    SE LA COSA E' NUL
    AVANTI CON IL CUL !

    dal "Manuale di Successo politico e giornalistico" di Maurizio Belpietro

     
  • Alle venerdì 2 ottobre 2009 alle ore 12:29:00 CEST , Blogger nomadus ha detto...

    La filastrocca lombarda rende bene l'idea su come fa giornalismo unacerta parte di appecoronati slinguazzatori delle rotative. Grazie Corrado Barone per il tuo intervento. Alla prossima.

     

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page