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giovedì 17 settembre 2009

Curzio Maltese è tornato (e meno male)


Non lo faccio spesso ma oggi mi sento di incensare (seppur non ce ne sia bisogno) un giornalista che ammiro e che seguo sempre, dedicandogli il titolo di questo mio modesto post. Curzio Maltese si era preso, credo giustamente, un periodo di vacanza lasciando all'asciutto le aspettative dei suoi affezionati lettori. Uno dei suoi ultimi interventi sulle colonne de la Repubblica aveva anche provocato mugugni e critiche a causa di una sua intervista a Debora Serracchiani (http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/partito-democratico-29/parla-debora/parla-debora.html). Poi la lunga pausa, fino allo splendido filotto di editoriali inanellato in questi ultimi tre giorni: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/maltese-15set/maltese-15set.html, http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/sisma-aquila-13/stampa-berlusconi-vespa/stampa-berlusconi-vespa.html e http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/sisma-aquila-13/sisma-floptv-berlusconi/sisma-floptv-berlusconi.html. Debbo confessare che proprio l'editoriale di oggi è stato per me illuminante per capire gli effetti devastanti seguiti allo show bulgaro del presidente del Consiglio nel salotto del viscido insetto. Non avendo deliberatamente seguito il proclama stile reti unificate del Pifferaio di Arcore (dandone conto in un mio commento, il numero 48, lasciato su un blog che ultimamente sto seguendo e precisamente http://www.littlemarystreet.com/2009/09/porta-a-porta-scatta-lo-sciopero-dellaudience.html) mi sono affidato stamane al caustico riepilogo del giornalista di Repubblica che evidenzia il clamoroso flop di ascolto e di gradimento riguardante proprio colui che della comunicazione e del potere televisivo ha fatto la sua ragione di vita. Non c'erano dubbi: come già successe ai primi di maggio (quando il premier scelse Vespa per dire la sua sul caso Noemi e poi non disse niente al di fuori delle oramai conosciute menzogne) l'allestimento scenografico organizzato da colui che Maltese etichetta come notaio di Silvio è stato ancora una volta esemplare. Pubblico plaudente a comando, giornalisti figuranti depauperati della volontà di porre domande scomode (anzi di non porle affatto), primi piani sul presidente del Consiglio intento a leggere e a snocciolare i soliti dati gonfiati sui miracoli da lui compiuti, ennesimo autoincoronazione di miglior statista della Storia (De Gasperi relegato nel limbo dei sottosegretari) e altre nefandezze dal solito spessore berlusconiano cui Vespa si è ben guardato di metter bocca, se non per avallare con il consueto e rinomato lecchinaggio che oramai rappresenta il suo marchio di fabbrica. In conclusione ringrazio Curzio Maltese (e spero che altri lettori facciano altrettanto) per avermi regalato in questi ultimi tre giorni sorrisi e riflessioni generati dalla sua scrittura così tagliente e generosamente sarcastica, ideale per addolcire in parte l'amaro che lo strapotere berlusconiano sta sempre più inoculando nei nostri terminali sensoriali giunti oramai allo stremo delle forze. Bentornato Curzio!

3 Commenti:

  • Alle venerdì 16 ottobre 2009 alle ore 11:26:00 CEST , Anonymous renato ha detto...

    Ti ho visto ad anno zero,veramente inconfidenza ti dico che ho provato pena nel sentirti,voi di Repubblica non sapete fare altro che atteggiarvi a saccenti, voi sapete le verità, voi siete giornalsiti di serie A (per me siete come quei strilloni che una volta sulle piazza per vendere il giornale si inventavano notizie false)Parli ho anche visto del pericolo fascista. MA DOVE ERI TU NEL PERIODO FASCISTA? COSA VUOI PARLARE DI COSE CHE NON HAI VISSUTO, VEDA EGR GIORNALAIO IO HO VISSUTO IL FASCIMO E IL COMUNISMO SONO STAO GIOVANE PARTIGIANO, NON FINTO COME SCALFARO, SCALFARI, FO', BOCCA ET HO VISTO COSA A FATTO IL PRIMO MA HO ANCHE VISTO COSA HANNO FATTO I COMUNISTI.PERTANTO VOI SAPIENTONI DEL SENTITO DIRE PARLATE QUANDO SAPETE. SE NO FATE LA FIGURA DEL PAPPAGALLO

     
  • Alle lunedì 19 ottobre 2009 alle ore 17:07:00 CEST , Anonymous Anonimo ha detto...

    Ho visto annozero anch'io e devo dire che per sentire quello che diceva il "giornalaio", come lo chiami, ci voleva una bella dose di attenzione e di immaginazione viste tutte le interruzioni e il sistematico "parlare sopra" messo in atto dai tuoi di giornalai a corto di argomenti.
    Tu invece di argomenti ne hai fin troppi e peccato che, essendo stato giovane partigiano, devi avere una certa età che non ti è servita a capire come vanno le cose.
    Io non ho la tua esperienza perchè non ho vissuto nè il fascismo nè il comunismo. Mi domando: sei emigrato nell'URSS per poter vivere l'esperienza comunista?
    Io sono nato a fascismo morente, perciò non l'ho conosciuto direttamente, sono sempre vissuto in Italia dove non ho mai visto il comunismo.
    Quelli come te hanno la fissazione dell'anticomunismo. Non volete prendere atto che le peggiori tragedie della nostra storia recente sono state scatenate da fanatici usando proprio l'argomento dell'anticomunismo, vedi Hitler e Mussolini.
    Stando a quello che hai scritto non posso fare a meno di pensare che il partigiano finto sia solo tu, prova a rileggerti ciò che hai scritto.

    Zio mar

     
  • Alle lunedì 19 ottobre 2009 alle ore 18:30:00 CEST , Blogger nomadus ha detto...

    Ho deciso di pubblicare questi due commenti per cercare di capire (ove possibile) il contenuto e la motivazione di fondo che ha spinto l'autore dei commenti (presumo che Renato e Zio Mar siano la stessa persona) a scrivere le incomprensibili frasi contenute all'interno dei commenti stessi. Non riesco a capacitarmi se l'autore di questi scritti si rivolga a me, a Curzio Maltese, o a qualcuno dei partecipanti ad Annozero. Fatto sta che a mio modesto avviso, l'autore di questi due commenti si sia probabilmente confuso e abbia sbagliato e-mail a cui inviare i suoi "capolavori" o comunque magari abbia letto un altro blog. Sono cose che succedono. Ai vivi.

     

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