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lunedì 14 settembre 2009

la garrota televisiva (altro che bavaglio)


Alla lunga l'impressione che se ne ricava è quella di una continua asfissia mediatica, di una recrudescenza più che palpabile in merito alla volontà (da parte del padrone) di tappare per sempre la bocca all'informazione libera, coraggiosa, impavida: quella che non vuole uniformarsi al coro polifonico di tutti i prezzolati del sodomizzatore di Arcore. I primi segnali di questa stretta liberticida dell'informazione (una sorta di garrota rivisitata e corretta) li ho intercettati quando la direzione generale della RAI ha fatto sapere di non voler più garantire la copertura legale per il programma di Milena Gabanelli che dovrebbe ripartire (il condizionale è sempre più d'obbligo da quando il leghista Antonio Marano ha fatto carriera) domenica 11 ottobre (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/200909articoli/47144girata.asp). Altre sensazioni sgradevoli le ho avvertite da quando non ho più visto in tv il promo di Annozero (http://www.youtube.com/watch?v=JKPFK4ivPNk). Gli ultimi conati dolorosi, di questo voltastomaco televisivo bulgaro, mi hanno assalito ieri sera quando ho letto la notizia dello slittamento del programma di Giovanni Floris previsto per domani sera su RaiTre (http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/ballaro-spostato/ballaro-spostato.html). Se tre indizi, secondo la normale giurisprudenza, costituiscono una prova non ci sono più dubbi: ci troviamo in un Paese che ha solo la parvenza di democratico, mentre tutti gli altri strumenti (a cominciare, appunto, dalla garrota televisiva) indicano perentoriamente che stiamo vivendo sotto dittatura. E credo che non si possa più parlare di dittatura dolce, anche se qualcuno ancora ci vuole indorare la pillola. Meno male che il buon Michele Santoro dà espliciti segnali di resistenza (http://tv.repubblica.it/copertina/niente-ballarò-c-è-vespa/36846?video) altrimenti toccherebbe ammainare subito la bandiera alquanto sgualcita della libertà d'informazione. E della libertà in generale. A proposito di Santoro, mi è capitato di rivedere (grazie al blog di Daniele Martinelli che è tra i miei preferiti) una bella intervista a Beatrice Borromeo (http://www.youtube.com/watch?v=XKPVCatNPgo&feature=PlayList&p=CA9B5F3A3DE4344F&playnext=1&playnext_from=PL&index=53) che me l'ha fatta conoscere sotto tutt'altro aspetto: la ragazza ha veramente le idee chiare e parla senza peli sulla lingua. Peccato non averla ancora nella trasmissione del giovedì sera.

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