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domenica 20 settembre 2009

ma và a morì ammazzato tu


Il titolo del post è leggermente forte ma è l'unico, a mio avviso, idoneo per rispondere a quanto detto da Brunetta ieri a Cortina (http://tv.repubblica.it/copertina/gli-insulti-di-brunetta/37039?video) ad uno dei tanti inutili convegni del Popolo della Libertà. Ascoltare inorriditi quanto usciva dalla bocca (troppo grande rispetto alla statura del ministro) piena di melma livorosa del rappresentante bonsai del governo berlusconiano è stato, per molti italiani, di gran lunga più svilente che assistere alle menate leghiste di quell'altro mentecatto di Bossi e della sua truppa di smidollati in camicia verde. Ha perfettamente ragione l'editorialista de la Repubblica, l'ottimo Francesco Merlo, quando afferma che Brunetta dovrebbe essere studiato, e anche a fondo, dagli strizzacervelli (http://tv.repubblica.it/copertina/materia-da-psicanalisi/37037?video). Un caso evidente di misantropia nei confronti dell'intera sinistra e di coloro che editorialmente la supportano; un modo sguaiato e francamente vergognoso di attaccare ancora una volta chi non è inquadrato e coperto nelle fila del Pifferaio di Arcore, di chi ancora si ostina a criticare il Grande Capo incline alla sodomia e al prossenetismo e che addirittura cerca di sovvertire le istituzioni con un non meglio precisato colpo di Stato. Insomma una valanga di farneticazioni, di vaneggiamenti, di sproloqui, di follie fonetiche e di pazzie verbali che consegnano alla storia (barbarica) italiana una sorta di uomo, concentrato e sottovuoto, formato da odio classista e intellettuale oltre che da insensata acrimonia nei confronti dei diversi. Da lui.

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