tpi-back

domenica 22 febbraio 2009

le ronde (in maschera) secondo Rossaura


Oramai lo so, è un pò come rimettere l'orologio a mezzogiorno quando dal Gianicolo di Roma il cannone spara a salve per segnalare il mezzodì. La mia commentatrice preferita, Rossaura, non aspetta altro che un mio post dedicato ad un argomento che la stimoli e la stuzzichi in modo particolare per inviarmi, a stretto giro di posta elettronica, un suo pepato commento che prontamente porgo ai miei lettori sotto forma di articolo. Anche le ronde padane non sfuggono alla caustica attenzione della Venexiana. Buona lettura. Caro Nomadus, metti a segno un colpo dietro l'altro. Anche le ronde dovevamo vedere. Che tristezza! Io sto, ormai si sa, in una delle isole felici: a Venezia le ronde farebbero ridere anche i piccioni di piazza San Marco. Il nostro Sindaco riceve in continuazione l'invito a munirsi di esercito e di ronde ma, per fortuna, il filosofo Cacciari almeno su questo riesce ad avere un certo spirito ludico e, senza veramente farlo vedere, mostra chiaramente il dito medio. Purtroppo nel giro di poco tempo perderemo sia la Provincia che il Comune, non chiedetemi il perchè. Non lo sapevo neanche quando abbiamo perduto l'Italia intera, figurarsi se potrò spiegarvi perchè perderemo queste due possibilità, seppur la nostra Provincia lavori veramente molto bene ed il Comune di Venezia è ancora all'avanguardia dal punto di vista culturale e anche sociale (o socio culturale che dir si voglia). Però non ce la faremo perchè anche nel Nord Est, isola felice, la paura attanaglia le menti. Faccio un esempio: ieri sera sono partita con un mezzo pubblico verso Padova, con molto ritardo, era ormai sera inoltrata, ma come si fa? a Venezia il carnevale impazza (beh insomma si fa per dire, anche qui la crisi si sente) e ad arrivare da una parte all'altra della città non è facile. Insomma partita tardi con un mezzo che ci ha messo un tempo lungo perchè il percorso che faceva era lungo. Quindi arrivo a Padova verso le 20,00. Chiedo all'autista la fermata più vicina al luogo dove dovevo andare. Mi spiega quale era e mi avverte che la zona è pericolosissima, che non ci si può transitare, sopratutto a piedi a quell'ora. Io, la Venexiana, che ho girato tutte le città del mondo (anche nelle zone a rischio) a piedi, e qualche volta anche sola, mi scappa un pò da ridere. Ma il tipo insiste: " Guardi io ci abitavo a Padova, ma adesso abito fuori, troppi pericoli. Si faccia venire a prendere! Perchè qui non ci sono ancora le ronde e i drogati e gli extracomunitari fanno quello che vogliono". Scendo, e ovviamente mi avvio a piedi verso la mia meta. Mi guardo in giro, non un'anima viva. Ma dove sarà il pericolo? Beh ho avuto un'immagine chiarissima: il pericolo non c'era ancora, ma ci sarà non appena quattro energumeni "rambombiti" scenderanno per le strade a cercare il crimine. Ne sono certa, ieri sera l'unica pericolosa in giro ero io e chissà, visto il mio carattere acceso, avrei trovato subito se ero fortunata la strada verso la gattabuia. Scusa caro amico se scherzo su questo, ma non posso fare altro che prendere in giro questa Italia spaventata e piccola, incapace di un grande respiro e inutilmente serrata in se stessa. E' dall'incapacità di recepire il mondo con la sua umanità varia, i suoi usi e costumi, le diversità, le qualità e i difetti, che nasce il provincialismo e il terrore di essere sopraffatti da chi è più strutturato di noi. Qui a Venezia ancora "rondò" per fortuna e ancora gente senza paura; da voi a Roma con mazze e tamburi, ma non mi pare che in quanto a sicurezza stiate meglio di noi, anzi...Un saluto musicale di violini e viole con tante frittelle e chiacchiere per gli amici. Rossaura.

6 Commenti:

  • Alle domenica 22 febbraio 2009 alle ore 18:38:00 CET , Blogger rossaura ha detto...

    Beh a questo punto, mi par di tenere due blog e non mi sembra neanche tanto complicato ;-).
    Ti ringrazio Nomadus per tanta attenzione, i tuoi articoli mi stimolano molto come ben sai, sei preciso, riassumi le questioni toccate in maniera ineccepibile, io commento di getto e senza rileggere ed è solo per merito tuo che i commenti alla fine mi si trasformano in post.
    Comunque le ronde sono uno dei tanti frutti marci dei nostri tempi, la gente tace, non si interessa, ma si adombrerà domani quando girerà un manipolo di camicie verdi? Questi scamiciati verdi(ho preso un colore a caso) che e ci chiederanno di essere presenti obbligatoriamente invece che "al sabato fascista" di antica memoria, ai "giochi celtici" sano nutrimento del corpo.... per quanto riguarda la mente non si sono ancora organizzati ;-).
    Sfido poi la maggioranza dei partecipanti di conoscere chi erano i "celti" di cui si parla.... d'altra parte non lo sanno neppure loro, pensano alle loro origini celtiche e così si scordano di essere figli dei "bruti" che la civile antica Roma chiamava barbari. Però che strano, anche loro si dipingevano di azzurro il corpo e assomigliavano a "rambo", questione di affinità elettive.
    Mi ricordano anche una vecchia canzone, ma si riferiva alla ronda del piacere che a mezzanotte vaaaa.... ma vaaaaaaffa... e chiudo qua.
    Ross

     
  • Alle domenica 22 febbraio 2009 alle ore 19:24:00 CET , Blogger nomadus ha detto...

    La vuoi sapere una cosa, cara ROSSAURA? Se io fossi un tipo leggermente più sfacciato chiederei senza giri di parole la tua mano, e non certamente per leggerla. Non sto scherzando, ma avere al fianco una donna (indipendentemente dall'aspetto fisico) intelligente, sagace, impegnata, volitiva, rompicoglioni q.b. e anche spiritosa come sei tu, beh allora, vivaddio, viva i matrimoni!!! Un saluto con l'Ave Maria di Schubert da nomadus.

     
  • Alle domenica 22 febbraio 2009 alle ore 21:38:00 CET , Blogger rossaura ha detto...

    Hahahahaha....... Nomadus sarei impegnativa anche come madre figurati come sposa....
    Ti ringrazio per gli apprezzamenti per quanto riguarda la mia sagacia e intelligenza, ci tengo molto di più che se tu mi avessi fatto un apprezzamento tipo "Ma che velina sei....!!!!" hehehehe. Grazie pago da bere anche io stavolta, e anche al Florian così mi faccio un leasing e non se ne parla più...
    Ross

     
  • Alle domenica 22 febbraio 2009 alle ore 21:59:00 CET , Blogger nomadus ha detto...

    Vada per il Florian, ma devi promettermi una cosa: quando verrò a Venezia (perchè prima o poi ci verrò) devi accettare obbligatoriamente un mio invito (a pranzo o a cena) a Palazzo Dandolo, alla Terrazza Danieli. Mi sembra un più che onesto invito. Nell'attesa ti invio un antipasto a base di carezze e sorrisi. Meglio di così...

     
  • Alle domenica 22 febbraio 2009 alle ore 22:24:00 CET , Blogger rossaura ha detto...

    Acc.... non badi a spese..... ;-) se vieni a Venezia e so bene che ci verrai, non temere a cena ci vengo, ma andremo in un locale meno pretenzioso.... capisco la terrazza sul bacino di S.Marco, ma perchè non preferire un locale alternativo quasi sotto il ponte di Rialto?

    Sarà un'ottima serata divertente, mi sa che avremo un bel pò di cose da dire, basta che non ti imbarazzi girare con una tardona come me hehehe
    Ciao Ross

     
  • Alle domenica 22 febbraio 2009 alle ore 22:33:00 CET , Blogger nomadus ha detto...

    Imbarazzarmi? Ma scherzi! Sarà un grandissimo onore per me averti al fianco, altro che imbarazzo. Un musicale ed affettuoso saluto da nomadus. Buona settimana Rossaura.

     

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page