ci libereremo mai del Cavaliere?
Questa è proprio una bella domanda che mi sono posto in questi ultimi giorni di luglio, alla vigilia delle ferie politiche (e anche di quelle del sottoscritto) che cristallizzerà la situazione per eventualmente riprenderla a settembre. Posso immaginare che molti lettori di questo blog (quelli più affezionati e quelli casualmente di passaggio) in questo momento pensino più alle creme abbronzanti da usare in spiaggia e al tipo di pesce da mettere in tavola la sera piuttosto che porsi la domanda del titolo di questo mio post. E posso anche essere d'accordo. Ma una riflessione generale, scusate tanto, va fatta. Anzi, va fatta una prima domanda, che in questo momento mi sovviene: quanto tempo potrà durare Berlusconi dopo l'offensiva mediatica non di poco conto lanciata dal gruppo L'espresso-la Repubblica? E una seconda domanda, che si affaccia con una frequenza sempre maggiore, dice così: siamo sicuri che il premier faccia bene a non ritirarsi, rischiando di procurare un danno irrimediabile al suo governo, alla sua maggioranza e, in definitiva, a tutto il Paese? Confesso di non saper dare una risposta sicura alle due domande. Però un fatto è certo: il sexygate sta causando un indubbio logoramento della figura del Cavaliere. Non è soltanto una mia impressione. Qualche tempo fa, uno che scrive e pensa molto meglio di me, Stefano Folli, ha fatto questa giusta osservazione: "Quello che Berlusconi rischia è un lungo deterioramento della sua immagine. Ossia del carisma e della popolarità, la base del suo potere personale da quindici anni ad oggi. Per certi aspetti, sarebbe la soluzione peggiore. Perchè renderebbe più fragile la figura del premier nell'ora delle scelte difficili". Da noi quest’ora si sta avvicinando. Lo sto dicendo non certo da oggi. Dopo la pausa di agosto, la crisi sociale diventerà sempre più acuta. Molte piccole e medie aziende rischiano di non riaprire. Il numero dei senza lavoro aumenterà. Ed è facile prevedere che ci saranno molte tensioni e proteste di piazza. Che cosa farà il governo? E come si muoverà il premier? A questo punto siamo in un vicolo cieco. Berlusconi si logora giorno dopo giorno. Anche il suo governo e la maggioranza di centro-destra si ritrovano in mezzo a guai sempre più pesanti. Ma il premier non intende ritirarsi. Si affida alle battute («Lo sanno tutti che non sono un santo»). E tira diritto. Quando dovrebbe sapere che un Paese in difficoltà non si guida con lo humour, facendo finta di niente. Mentre la sua immagine viene ridotta in pezzi, in Italia e fuori. Quanto si potrà andare avanti così? Temo poco e male. Ma allora la parola deve toccare agli altri capi del centro-destra. Che cosa ne pensano big come Gianni Letta, Giulio Tremonti e Gianfranco Fini? Se la memoria non m’inganna, non hanno mai aperto bocca in difesa del premier. Ritengo che dovrebbero parlare. E soprattutto agire. Nell’unica direzione utile al Paese: convincere Berlusconi a ritirarsi. Oppure, se non intende farlo, obbligarlo ad andarsene. Non sto invocando un golpe interno alla maggioranza. Però i capi del PdL dovrebbero fare un passo in avanti e dar vita a un nuovo 25 luglio. Anche loro dovrebbero liberarsi di un leader andato in frantumi. Sarà soltanto un’azione di legittima difesa. Per se stessi e per i loro elettori.
2 Commenti:
Alle mercoledì 29 luglio 2009 alle ore 23:41:00 CEST , Anonimo ha detto...
HAI RAGIONE,PURTROPPO,LA VERGOGNA DI ESSERE ITALIANI SEGUE PARI ,PARI LA COMPARSA DI QUESTA FIGURA DI UOMO,ARROGANTE,VUOTO,VANESIO,PRIVO TOTALMENTE DI VALORI CONDIVISIBILI.IL MISTERO E' CHE QUESTO INDIVIDUO E' OGGI "L'UOMO NORMATIVO"PER MOLTI ITALIANI O MEGLIO "ITALIOTI"QUESTO FENOMENO E' LA PROVA,SECONDO ME,DEL LAVAGGIO CHE PUO FARE,SULLE MENTI DEBOLI CHE SONO MOLTE IN ITALIA,LA TV LE RETI DI "MERDASET"ED ORA ANCHE LA RAI,VISTO CHE ORMAI E' TUTTO IN MANO SUA.LA REALTA' VIRTUALE DOMINA PERCHE' L'"ITALIOTA" NON HA MEMORIA,VIVE DI SLOGAN E SPOT TELEVISIVI.LA SPAZZATURA DI NAPOLI NON ESISTE PIU PERCHE' LA TV NON NE PARLA,L'ALITALIA E' UN PROBLEMA RISOLTO PERCHE' LA TV NON NE PARLA,IL TERREMOTO IN ABRUZZO E' CONGELATO IN ATTESA CHE IL SOVRANO STUDI QUALCHE USCITA D'EFFETTO PER FAR CREDERE AL POPOLO BUE CHE LUI E' LA SOLUZIONE DI TUTTI I PROBLEMI.QUESTO INDIVIDUO E' IL REGISTA DI UNA TRAGEDIA ITALIANA CHE SPERO FINISCA PRESTO,COME DICEVA EDUARDO"A DA FINI' A NUTTATA!"
Alle giovedì 30 luglio 2009 alle ore 10:25:00 CEST , nomadus ha detto...
Caro anonimo commentatore, hai perfettamente ragione: prima o poi "adda passà a nuttata" e forse ci liberemo definitivamente del Pifferaio. Grazie comunque per aver condiviso il mio pensiero (che spero sia anche quello di molti altri italiani). Un affettuoso saluto da Nomadus.
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