il presidente spazzino & le solite bugie
Non mi indignerò mai abbastanza parlando (e mai sparlando) delle malefatte del Pifferaio di Arcore. C'è assolutamente da indignarsi. E non basta. Bisogna trovare il modo per far sapere che non ci stiamo ad essere presi in giro. L'ultima presa per i fondelli è la questione rifiuti in Campania che è (e resta) una vicenda infuocata che i napoletani non riescono a metabolizzare. Una rabbia che li lacera quotidianamente, con la morte nel cuore al solo pensiero che gli spazi di agibilità politica si sono ridotti enormemente a causa dell'omologazione ai poteri forti di tanti politici, a cui i campani hanno riversato in passato la loro fiducia e che oggi vorrebbero rassicurarli sulla non nocività dell'inceneritore di Acerra, pomo perenne della discordia. La messa in opera di altri tre inceneritori non è giustificata considerando la raccolta differenziata porta a porta (qui Bruno Vespa non c'azzecca niente) tanto promessa dagli amministratori locali e dalla stessa Asia spa (l'azienda che fornisce i servizi di igiene ambientale). Infatti la quantità di rifiuti si ridurrebbe enormemente. Ecco perché la raccolta differenziata non decolla e le strade sono ancora insudiciate dai rifiuti: basta girare le strade di Scampia, di Piscinola, sulle lunghe interminabili strade provinciali della periferia di Napoli. Non sarà immolata solo Acerra per la purezza della regione campana e per la voracità imprenditoriale: dal prossimo mese di aprile si avvierà anche il bando di gara pubblico per un nuovo inceneritore in uno dei più popolari quartiere di Napoli. Ponticelli. I grandi talk-show mediatici di questi mesi avevano spento i riflettori sulla questione dei rifiuti campani, riaccendendoli per la passerella finale all'inaugurazione del primo inceneritore ad Acerra, accompagnata da uno smisurato spiegamento di forze dell'ordine in tenuta antisommossa (vista la presenza del Pifferaio di Arcore), forse per contenere anche la legittima protesta di quelli che non ci stanno ad essere ingannati dai nuovi colonizzatori. Il Presidente del Consiglio, i ministri milanesi, i politici e gli imprenditori del Nord avviano il loro (presunto) nuovo laboratorio politico di destra, costruito tra vecchi e nuovi equilibri, infischiandosene dei reali problemi della gente del Sud, e della Campania in particolare. Una regione già martoriata con il sangue dalla camorra, un tasso di disoccupazione tra i più alti d'Europa, un sistema sanitario regionale che per i troppi debiti fa acqua da tutte le parti e dove non basta svendere servizi e strutture sanitarie ai privati per tamponare la falla economica prodotta dai moltissimi sprechi clientelari. Gli amministratori responsabili sono tutt'ora al loro posto, mentre i cittadini che hanno bisogno di cure si rivolgono sempre di più alle strutture sanitarie del Nord. Letizia Moratti, sindaco del prestigioso capoluogo della Regione con a capo Roberto Formigoni, dal palco per l'inaugurazione dell'inceneritore di Acerra ha affermato che sarà lieta di mettere a disposizione della Campania competenze, formazione e tecnologie affinchè il Sud possa in futuro ripagarla, a lei e a tutti i milanesi che verranno a soggiornare nei periodi estivi nella bellissima Capri o sulla splendida costiera Amalfitana. Intanto le molte imprese della Lombardia si stanno arricchendo con i tanti project financing varati dalla regione Campania, tra la prima in Italia ad usufruire di questa modalità di privatizzazione del sistema pubblico, mentre i giovani campani ogni domenica sera salgono sul quel treno, che li porta ancora al Nord per sperare in un nuovo miracolo economico che, ho l'impressione, forse non arriverà mai..
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