la morale dell'Immorale
A volte non riesco proprio a capacitarmi di fronte a quello che vedo o che sento quando in ballo c'è Lui, il pluridecorato re della menzogna e dell'immoralità. Sì, proprio lui, il presidente del Consiglio che milioni di italiani (spero non immorali quanto lui) hanno eletto a loro rappresentanza e guida non più tardi di 8 mesi fa. Il presidente del Consiglio che si permette, con quella bella faccia da pirla, di dare lezioni di morale e moralità al principale partito avverso e ai suoi rappresentanti o esponenti, prendendo a stupido pretesto la polemica innescata dal sindaco di Firenze dopo un'inchiesta de L'espresso. Un presidente del Consiglio che ieri si è messo pure a correre, in pieno centro a Pescara, in giacca blu e seguito (con la lingua di fuori) da guardiaspalle, telecamere, fotografi e giornalisti, lungo corso Umberto quasi fino a piazza Sacro Cuore. Una prestazione ginnica a sorpresa del settantaduenne presidente del Consiglio nella visita, non tanto a sorpresa, a tutto vantaggio del candidato del PdL, Gianni Chiodi, "in corsa" come presidente della Regione e che se la deve vedere con Carlo Costantini, candidato di tutto il centrosinistra dal PD all’Idv alla Sinistra democratica, che di anni invece ne ha appena quarantasei. Con quella di ieri (sabato del ponte dell’Immacolata) siamo già alla seconda visita del premier per la campagna elettorale in Abruzzo, dove si vota il 14 e 15 dicembre. E tra lo scatto ginnico, mani da stringere e sondaggi da declamare (che naturalmente lo danno per vincente), iniezioni di ottimismo ai consumatori e quant'altro, Silvio Berlusconi si mette anche a fare la predica al PD. Siamo alla vigilia di una nuova tangentopoli?, chiedono i giornalisti al Pifferaio di Arcore. «Non amo questo nome, non lo amo proprio (chiaramente si riferisce a Tangentopoli non al Pifferaio...) e spero non sarà così - risponde il premier - certamente la sinistra italiana sbagliava quando pretendeva di avere l'esclusiva dell'etica. Non ce l'ha e non l'ha mai avuta». Ma anche senza attendere i cronisti al seguito è questo il leit motiv che ripete già appena sbarcato a Pescara dal suo elicottero: «È innegabile che ci sia, e c'è assolutamente», una questione morale all'interno del PD. Una predica che fa infuriare il vicesegretario del Partito Democratico Dario Franceschini. «Berlusconi che parla di questione morale nel PD? È l'ultimo uomo al mondo che può permettersi di farlo. Provi a ripetere la stessa frase davanti allo specchio e vedrà che non ci riuscirà neppure lui per la vergogna». Ma il premier insiste. Gli chiedono cosa ne pensa del sindaco di Firenze incatenato al cancello di Repubblica e del gruppo Espresso a Roma per denunciare di essere stato ingiustamente calunniato. «Cosa volete che vi dica – dice il premier -. E allora io chissà per quanto tempo mi sarei dovuto incatenare. Avrei dovuto farlo tutti i giorni». Quanto all’Abruzzo, dove promette di ritornare una terza volta prima delle votazioni, soggiunge:«È una cosa ignobile che la sinistra continui a raccontare la stupidaggine che il governo di centrodestra abbia sottratto fondi all'Abruzzo. Così come è ignobile l'atteggiamento avuto dalla sinistra sul decreto Gelmini per la scuola e ignobile il comportamento avuto sulla normalizzazione dell'Iva per Sky». Per Berlusconi sono tutte e solo «figuracce che la sinistra ha fatto». La crisi sta mettendo a rischio posti di lavoro? Anche questa è una menzogna della sinistra. «Questa è la canzone che la sinistra e i media della sinistra divulgano ogni giorno».Va tutto bene: «Dobbiamo saper reagire - ha insistito - al "tanto peggio tanto meglio". È nelle nostre possibilità». E come si fa. Comprando. «Bisogna comprare europeo», è il suo consiglio. Lui che ammette di essere venuto a Pescara per Chiodi e anche per farsi un giro nei negozi. E vuoi vedere che riesce anche a trovare a prezzi da saldo un bel "brillocco" da regalare per Natale alle sue amate Veronica e Mara? Magari spendendo anche qualche decina di migliaia di euro. Tanto per rimanere in tema di moralità...
2 Commenti:
Alle domenica 7 dicembre 2008 alle ore 12:15:00 CET , rossaura ha detto...
Con questo post fai il paio con quello del paese che non avremmo mai voluto e dovuto vedere.
Che il Pifferaio sia una vergogna è sicuro, almeno lo è per una parte dell'Italia, ma che la sinistra sia altrettanto vergognosa, lo possiamo dire con sicurezza, ma lo dobbiamo dire noi di sinistra, non il re dei mafiosi.
A parte questo, che è più uno sfogo tra amici, la questione morale nel PD dovrebbe essere primaria, non è accettabile scopare fuori dalla regione Campania Bassolino per proporlo alle Europee.
Non si possono avere degli inquisiti e dargli appoggio ancora prima di sapere se le malefatte le hanno combinate. Non si possono avere uomini come Villari e in qualche modo anche come Colaninno. Insomma dove è andata a finire la rettitudine morale che Berlinguer tanto auspicava. Dov 'è andato a finire quel partito dove venivano risolte questioni etiche e morali al suo interno con "epurazioni" magari discutibili, ma a volte necessarie.
Nostalgica del vecchio PCI? Sì qualche volta sì, riuscivo a fidarmi di più di quei vecchi "stalinisti" piuttosto che di questi nuovi quaqquaraquà. Non ti dico poi le @@ delle correnti, ovvio che c'erano anche prima, ma il fatto di non vederle, ci evitava la nausea. Addirittura anche il PRC (vogliamo dire quattro gatti?) sono divisi in due gatti per parte e anche loro giù colpi, con pubbliche "scomuniche" dei vendoliani.
Posso dire che sono oltremodo scoraggiata e depressa? Siamo governati dal peggiore manipolo di sorci che il nostro paese abbia conosciuto e non abbiamo nessuna alternativa. :-(
Comunque è inutile arrabbiarsi, molte colpe come ti dicevo le abbiamo anche noi, per aver lasciato che le cose prendessero questo verso.
Ma non sarà così per sempre esiste ancora la "bella idea" per cui si può anche morire.... magari senza farlo letteralmente :-)
Buona domenica Ross
Alle domenica 7 dicembre 2008 alle ore 14:21:00 CET , nomadus ha detto...
Inutile risponderti, cara ROSS, che hai perfettamente ragione e che sottoscrivo parola per parola quanto da scritto in questo intelligente e sferzante commento. Mi sembra inutile e pleonastico ribadire che la Sinistra (e in particolar modo alcuni esponenti della stessa) le sue colpe le ha e continua ad averle. Non si tratta solo della mollezza o meno della leadership di Veltroni o delle velleità secessionistiche di Chiamparino o del bostik sulle chiappe di Villari. Qui è in discussione una certa "qualità" politica dei cosidetti nipoti di quella sinistra con la esse maiuscola che rappresentava più di 30 anni fa Berlinguer, mai tanto rimpianto come in questo periodo. In conclusione spero anch'io in quella "bella idea" per cui si può anche morire (magari senza farlo letteralmente, come giustamente scrivi tu) ma per cui si DEVE obbligatoriamente combattere e credere, senza se e senza ma. Un appassionato saluto e un bacio.
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