Dondarini, uno scandalo senza confini
In 261 post scritti fino ad oggi su questo blog, non mi ero mai occupato di fatti sportivi, men che meno di partite di calcio. Ma dopo quello a cui ho assistito ieri sera in tv, vale a dire al termine della partita di campionato Reggina-Juventus, non posso esimermi dal fare alcune considerazioni sull'arbitraggio del signor (se così lo si può chiamare) Paolo Dondarini, che definire scandaloso è una sorta di eufemismo: è come dire che tizio "non è particolarmente intelligente" per non dover dire espressamente che tizio "è deficiente" e il senso è lo stesso (mi riferisco ovviamente a Dondarini). Un arbitro come lui, già condannato dalla Corte Federale della FGIC per l'inchiesta "Calciopoli" (relativa al campionato 2004-2005) e rinviato a giudizio dalla procura di Napoli, nel giugno dello scorso anno, per frode sportiva non può, non deve arbitrare una partita importante del campionato italiano di calcio. Un arbitro sospettato di frodare, con il suo comportamento e con le sue decisioni arbitrali, il normale svolgimento di una partita è inammissibile che venga designato per dirigere una partita della Juventus, proprio la squadra che maggiormente ha pagato per il caso "Calciopoli" e che ancora oggi, come abbiamo visto tutti ieri sera, viene "violentata" sportivamente sul campo da un "signore" che già si è macchiato dello stesso tipo di reato. L'inviato del Corriere della Sera a Reggio Calabria, Roberto Perrone, nelle sue pagelle assegna un 2 a Dondarini resocontando così il suo articolo: "Sulla Juventus si sono abbattuti come macigni gli errori del fischietto di Finale Emilia che si erge a protagonista negativo non concedendo tre rigori alla squadra di Ranieri. Prima sorvola su un abbraccio-frana di Valdez a Nedved, poi ignora uno sgambetto dello stesso Valdez a Sissoko, quindi non vede un fallo di mano di Aronica su colpo di testa di Camoranesi. Non contento, Dondarini un rigore lo tira fuori. Quello più dubbio di tutti. L'intervento scomposto di Sissoko su Amoruso. L'arbitraggio determina così la terza sconfitta in campionato della Juventus." Alla luce di questo il 2 assegnato da Perrone all'arbitro modenese mi sembra anche un signor voto. Sempre sul Corriere l'ex arbitro Paolo Casarin titola il suo pezzo: "Arbitraggio scadente. Manca la serenità." e scrive: "L'internazionale Dondarini è risultato scadente e del tutto inadeguato per una gara tra squadre professionistiche. Sorprende un rendimento così basso da parte di un arbitro continuamente utilizzato per sfide ad alto livello. La partita è stata costellata da errori grossolani e da una gestione disciplinare priva di un indirizzo coerente." Mi sembra che non ci sia molto da aggiungere a questo punto. Resta il fatto che il danno (e la beffa) consumato alle spalle della Juventus sia innegabile e scandalosamente evidente. Ha ragione il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli a lamentarsi (con stile) e ad invocare un intervento urgente della Federcalcio e di Collina per "una forte presa di coscienza" e per dei provvedimenti non più procrastinabili. E per non permettere che si ripetano ancora scandali arbitrali di questo tenore!
2 Commenti:
Alle lunedì 25 febbraio 2008 alle ore 08:18:00 CET , Anonimo ha detto...
Buongiorno,nonostante i vari impegni,ho trovato il tempo di rispondere ai tuoi post.Per quanto riguarda il calcio,sport a cui sono legato,purtroppo i vari interessi economici lo stanno distruggendo.In una situazione in cui c'è una forte disparità di livello tra le varie società,gli arbitri dovrebbero garantire una certa regolarità,invece fanno degli errori clamorosi,non si sa se per incapacità o malafede.Nel caso di De Mita,trovo giusto il processo di rinnovamento nelle candidature intrapreso dal Partito Democratico,sperando che dia buoni frutti.MAURO.
Alle lunedì 25 febbraio 2008 alle ore 12:42:00 CET , nomadus ha detto...
Bentornato, carissimo MAURO. Ho notato che ultimamente sei stato abbastanza impegnato ma, fortunatamente, il tempo per venirmi a trovare non manca mai. Per quanto riguarda la questione arbitri, la goccia DONDARINI ha fatto di nuovo traboccare il vaso, colmo da tempo (nonostante la cura COLLINA) della insipienza e della impreparazione (tecnica ed umana) degli arbitri che avrebbero dovuto sostituire quelli del dopo Calciopoli. Invece ci troviamo ancora nella stessa situazione, in più c'è una forte remora psicologica nei confronti della Juventus, come se tutti avessero paura di dare il giusto, ma scambiato per l'ennesimo favoritismo. Ha fatto bene la dirigenza bianconera ad alzare un pò la voce, altrimenti con il silenzio educato (scambiato per lassismo o pavidità) si sarebbe innescato un meccanismo diabolico, a discapito della squadra e dell'allenatore che stanno facendo un ottimo campionato. Per quanto riguarda De Mita, mi sono espresso ampiamente con due post. Il tempo passa anche per lui ed è giusto dare spazio ad altri. Buona giornata caro amico mio.
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