il furto del sorriso
In tutto questo frullatore mediatico innescato dal cavaliere e di cui ho parlato nel post precedente, mi dispiace solo di una cosa: che la stampa (ad eccezione de la Repubblica) non abbia dato risalto, come si conviene, ad un fatto vergognoso. La truffa delle dentiere gratuite. Per chi non lo ricorda, nel 2003 il Ministero della Salute aveva stanziato 10 milioni di euro per finanziare il primo programma di odontoiatria sociale a favore degli over 65, denominato "Un sorriso per gli anziani"; ciò permetteva, agli oltre settemila ultrasessantacinquenni del Lazio titolari di pensione sociale, di usufruire (gratuitamente) di una protesi dentaria. Questa, almeno, era la lodevole intenzione della giunta regionale, all'epoca presieduta (ironia della sorte...) dall'attuale ministro della Salute, Francesco Storace. Ora si scopre che la Procura di Roma, nella persona del pubblico ministero Giorgio Orano, ha aperto un fascicolo contro la clinica odontoiatrica del Policlinico Umberto I° di Roma, con la non proprio edificante accusa di truffa ed appropriazione indebita (un classico di questo periodo...) per un valore stimato (per difetto) di 400 mila euro, intascati dai soliti ignoti delle ruberie italiche, in questo caso più prosaicamente laziali, che avrebbero falsificato documenti e fatture attestanti dentiere e lavori eseguiti su nominativi di arzilli vecchietti all'oscuro di tutto o, addirittura, passati a miglior vita! Si sospetta altresì che gli autori del vergognoso atto possano aver compiuto un ulteriore raggiro, cioè aver rivenduto a compiacenti laboratori le protesi, lucrando quindi due volte. Incredibile. La storia di Roma passa, nel tempo, dal ratto delle Sabine al ratto delle Dentiere...
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