tpi-back

mercoledì 7 dicembre 2005

rassegna stampa (personale)


Ho preso una strana ma piacevole abitudine da quando ho aperto questo blog: ogni settimana (circa) sfoglio avidamente tutti i giornali, settimanali e siti web alla ricerca di notizie particolarmente interessanti e stuzzicanti (almeno per il mio emisfero cerebrale) che possano poi interessare, sotto forma di commento e conseguente dibattito (ove possibile ed accettato) i lettori del sottoscritto. Lunedì 5 dicembre sulla prima pagina del Corriere della Sera il sociologo Francesco Alberoni (nella sua settimanale rubrica pubblico&privato) lancia un messaggio altamente condivisibile (a mio modesto avviso) e cioè che i ragazzi di oggi dovrebbero recuperare un modello di vita, di civiltà e di cultura che ci riporti indietro nel tempo, più esattamente ai tempi dei nostri genitori o, meglio ancora, dei nostri nonni, insomma all'epoca in cui la scuola era la scuola con la S maiuscola, quando i doveri erano abbondantemente superiori ai diritti, quando era ancora lungi da venire la pedagogia permissiva secondo la quale la creatività del ragazzo cresce tanto più quanto meno viene guidato, quanto più fa ciò che gli piace. Parole esemplari, da sottoscrivere in pieno, da evidenziare e far conoscere (sperando che i ragazzi dei giorni nostri siano ancora in grado di farlo...) a quelle tribù giovanili dedite solamente all'esecuzione del proprio ego, indissolubilmente legato alla soddisfazione emulativa di miti, modelli, guide spirituali e quant'altro non propriamente ortodossi, infarciti di stupidità creativa, di socializzazione scadente ed egoistica, di raggiungimento di obbiettivi falsamente illusori ed effimeri. Avrei voluto avere (e purtroppo non ho avuto) , nella mia giovinezza, una guida cerebrale pari o leggermente inferiore a quella sprigionatasi dall'emisfero grigio del sociologo autore di questo articolo assolutamente da leggere e conservare.

7 Commenti:

  • Alle mercoledì 7 dicembre 2005 alle ore 19:49:00 CET , Anonymous Anonimo ha detto...

    A me invece pare che Alberoni non dica nulla di eccessivamente nuove, soprattutto da parte di chi ha avuto tanta parte nel fondare quella bambagia di Università che è lo Iulm...

     
  • Alle giovedì 8 dicembre 2005 alle ore 17:57:00 CET , Anonymous Anonimo ha detto...

    In un mondo che nasconde con i suoi trucchi la realtà che ci circonda, dove tutto è apparenza, dove l'uomo è sempre più proteso alla soddisfazione dei suoi bisogni, io credo che il recupero dei valori, dei modelli di vita passati, possano essere l'ultimo baluardo per la moralità dell'uomo di oggi. Tutto ciò ci induce a pensare con nostalgia ai bei tempi andati. Quante volte abbiamo ascoltato dai nostri padri, dai nostri nonni "...ai miei tempi..." ma purtroppo non si può vivere nel passato, nel ricordo, non ci ritroveremmo: bisogna invece vivere con uno slancio generoso, quasi come in un sogno matto, con l'uomo cioè sulla base di valori passati costruisce le fondamenta per una nuova civiltà, in cui riconoscerci, tutti. Vorrei spezzare una lancia in favore delle giovani tribù, tanto bistrattate: loro hanno dei valori, certo, l'unica cosa è che noi dobbiamo imparare a riconoscerli...

     
  • Alle venerdì 9 dicembre 2005 alle ore 17:13:00 CET , Blogger nomadus ha detto...

    Accetto volentieri le critiche di Carlo Odello (soprattutto se fatte in funzione della mia scelta plaudente nei confronti della tematica scelta nell'articolo di Alberoni, non credo certo per essere (io) un fan prezzolato del sociologo...) ma nel contempo lo inviterei ad indottrinarci sullo Iulm, in modo da offrire a chi legge gli stessi mezzi deduttivi.

     
  • Alle sabato 10 dicembre 2005 alle ore 19:14:00 CET , Anonymous Anonimo ha detto...

    Mi scuso per il ritardo nell'apprezzamento del commento di "caleidoscopio" ma ovviamente non era una forma di oscuramento nè di sufficienza cerebrale: concordo parzialmente con te, l'unica cosa che non avrei fatto era lo spezzare la lancia...non credo proprio negli IDEALI dei giovani d'oggi, anzi, proprio la mancanza e il NON riconoscimento di questi, causano effetti collaterali come il caso Erika e Omar, le sette sataniche del Varesotto e tante altre nefandezze...o sbaglio?

     
  • Alle lunedì 12 dicembre 2005 alle ore 21:48:00 CET , Anonymous Anonimo ha detto...

    Scusa Nomadus, torno solo ora sul tuo blog. Per quanto riguarda lo Iulm, non ne conservo un ricordo bellissimo.
    Sono laureato a Bologna, alla statale. Mi ricordo la delusione nel trovarmi con alcuni compagni di corso a una conferenza organizzata allo Iulm.
    In particolare mi ricordo che il moderatore dela conferenza era un sedicente "laureando in semiotica" alla tenera età di 23 anni e rimasi colpito quando si presentò. Poi tutto svanì in una bolla di sapone quando iniziò a parlare: quante ovvietà dalla sua bocca...
    Insomma, io conservo un ricordo dello Iulm come magnifica scuola di cristallo in cui però il livello medio degli studenti, per quanto poi ho visto in giro, è sempre stato abbastanza mediocre (ciò ovviamente non toglie che, come in tutti gli ambienti, vi siano delle punte di eccellenza).
    Alberoni? Ne avevo un'impressione negativa prima di andare in visita allo Iulm, il pregiudizio si è rafforzato dopo l'esperienza.

     
  • Alle martedì 13 dicembre 2005 alle ore 19:08:00 CET , Blogger nomadus ha detto...

    Per quanto riguarda lo IULM (Libera Università di Lingue e Comunicazione)con sedi a MIlano e Feltre, non mi esprimo sul merito nè sulla sostanza (a prima vista non mi sembra nè migliore nè peggiore di altre Libere Università come ad esempio la LUISS di Roma...) ma volevo, caro Carlo, evidenziare la tua tenacia e perseveranza nel "bacchettare" (si fa per dire, ovviamente) ALBERONI, che a quanto pare non ti è propriamente "simpatico"; bisogna comunque riconoscere l'autorevolezza e la sapienza dottrinale del professore in questione a parte la sociologia, mi sembra che Alberoni incarni un prototipo di giornalista (non necessariamente schierato...)che si legge con scorrevolezza e con aprropriazione sintattica e grammaticale, il che non guasta al giorno d'oggi, visto e considerato l'autarchia linguistica di alcuni "giornalisti"...Il mio giudizio (chiaramente) è sempre opinabile, ci mancherebbe.

     
  • Alle martedì 13 dicembre 2005 alle ore 19:18:00 CET , Anonymous Anonimo ha detto...

    Nulla dire sull'Alberoni-forma, un buon italiano non guasta, hai ragione Nomadus. Non mi piacciono certe derive dell'Alberoni-contenuto, vale a dire del suo pensiero. Comunque prometto di impegnarmi a leggerlo di più.

     

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page