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venerdì 2 dicembre 2005

comunicare nell'era dell'incomunicabilità


Mi scuso per il titolo un pò scioglilingua usato per aprire questo post, ma volevo sottolineare (prendendo spunto dal commento dell'anonimo utente che ho pubblicato oggi) la difficoltà operativa degli addetti del 1288, ormai in balìa dello sconforto più nero e totale, alle prese con gli applicativi (ancor che riccamente aggiornati dai solerti e stakanovisti ats...) utilizzabili, e solo quelli, per dare le giuste risposte alle svariate e a volte incomprensibili (anche per il livello marcatamente dialettale) richieste degli utenti del servizio di consultazione telefonica. Concordo pienamente con anonimo quando afferma che è alquanto incongruente oscurare il sito di un determinato comune d'Italia dal quale, magari, è possibile estrapolare informazioni non sempre disponibili sul bookmark di competenza...Concordo meno quando definisce google un mezzo di ricerca efficace ma piuttosto rozzo, intendendo così che lo è anche chi lo usa...(e la cosa mi sembra per lo meno da verificare); capisco che, nell'era della comunicazione, anche l'incomunicabilità abbia peso e destino sulle scelte di una qualsiasi Azienda (compresa la nostra) dove incomunicabilità sta al dialogo tra datore di lavoro ed impiegato (mi si passi l'eufemismo...) come il film in bianco e nero sta alla multisala. Ora mi sembra giunto il momento di aprire una sorta di concertazione tra Telefonica e gli operatori del 1288, un dialogo libero, franco e senza censure nè timori (sia da una parte che dall'altra) atto a finalizzare il recupero degli strumenti proattivi, nel vero senso della parola, utili anzi indispensabili per portare a compimento l'opera di fidelizzazione del cliente di cui parlavo ieri. Spero che questo tavolo venga aperto al più presto, per il bene di tutti...

2 Commenti:

  • Alle venerdì 9 dicembre 2005 alle ore 11:42:00 CET , Anonymous Anonimo ha detto...

    Vorrei farti notare che ciò che accade all'interno è solo colpa tua. Un piccolo, ridicolo esserino che si nasconde dietro ad un nick..parli di libertà di espressione?? Di cosa hai paura? Se realmente il tuo fine è quello di migliorare le cose scrivi il tuo nome, ma dubito che te, come tutti gli imbecilli dei precari, riusciate a migliorare le cose. Dimenticavo: Se devi parlare male della tua Azienda fai prima a cambiare lavoro.

     
  • Alle venerdì 9 dicembre 2005 alle ore 17:40:00 CET , Blogger nomadus ha detto...

    Ti ringrazio a nome dei tuoi fratelli mediatici. Se ti senti GRANDE commentando anonimamente ed accusando il sottoscritto, addossando addirittura colpe e situazioni non certo invocate da chi ti sta educatamente rispondendo, proporrei un PICCOLO cambio di lavoro a te (oltre ad una inevitabile rigenerazione di cervello...)

     

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