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venerdì 19 maggio 2017

dal call center alla politica

Sembrerebbe un azzardo pensare di poter fare una carriera politica, di alto livello, partendo da un call center. Eppure è la semplice verità. E ne abbiamo la prova vivente. L'ex ministro degli Esteri ed attuale Alto Rappresentante della UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ossia la 43enne Federica Mogherini, è partita proprio da un'affollata sala di un call center (non ci è dato sapere se lavorava in inbound o in outbound, ovvero se riceveva le chiamate o se le faceva proponendo magari abbonamenti per Telepiù...) per poi arrivare, con aggraziate falcate, al top della politica anche attraverso una carica di elegante e misurata sensualità (che non fa mai male) e ad un leggero strabismo di Venere. Non so se attualmente le giovani lavoratrici di call center, impegnate più a lottare con il coltello fra i denti per conservare il posto di lavoro che aspirare alla poltrona del dicastero della Farnesina, abbiano in mente altri genere di scalata sociale e lavorativa ma tuttavia credo (parlo a titolo esclusivamente personale avendo avuto una ex compagna grande lavoratrice di call center) che l'esempio dato dall'ex ministro/a sia sufficiente ad allargare orizzonti e speranze a tutte quelle donne (e perché no, agli uomini che magari potrebbero diventare dei nuovi Renzi...) che per necessità, e forse anche per virtù, anelano fortemente ad un qualsiasi posto che non sia la postazione scomoda di un call center. Fermo restando che, in ogni caso, una base di studi e di cultura è d'uopo, anche solo per fare da semplici portaborse al politico di turno. Sempre meglio che stare in cuffia. Leggetevi l'intervista odierna della Mogherini, c'è da imparare. Ed emulare. (http://www.corriere.it/sette/17_maggio_18/mogherini-pensare-che-ragazza-lavoravo-call-center-13829f5a-3bec-11e7-83da-130c74015a48.shtml).  

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