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martedì 29 gennaio 2008

il gas fantasma e l'ennesima truffa (all'italiana)







Avevo notato uno strano incremento, ultimamente, nelle bollette dell'Italgas. Un anomalo aumento di consumi che credevo fosse legato al freddo pungente del periodo invernale. Poi, andando a controllare, mi accorgo che i consumi si impennavano anche ad agosto (?) e la cosa mi lasciava alquanto dubbioso. Dubbi che questa mattina sono svaniti leggendo un articolo, in prima pagina su la Repubblica, dal titolo "La grande truffa del gas, contatori truccati nelle case" a firma del solito duo d'investigazione (mi ricorda tanto l'altro affiatato tandem Carlo Bonini-Giuseppe D'Avanzo) formato da Emilio Randacio e Walter Galbiati. Grazie alla loro inchiesta capisco perchè il mio contributo all'azienda del gas era notevolmente aumentato (contro la mia volontà, ovviamente) negli ultimi due anni. E mentre tutti addebitavano queste impennate di tariffe alla corsa sfrenata dei prezzi dei barili di petrolio, i due bravi giornalisti scoprivano che era in atto una bella (e mastodontica) truffa di Italgas, Snam Rete Gas, Aem e Arcalgas ai danni degli inconsapevoli consumatori. La procura di Milano (di cui tutto si può dire meno che non stia lavorando alacremente), nella persona dei pubblici ministeri Sandro Raimondi e Letizia Mannella, ha aperto un'indagine già dallo scorso anno (probabilmente anche a seguito delle numerose lamentele dei consumatori) iscrivendo sul registro degli indagati, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, nomi eccellenti come quelli di Paolo Scaroni (numero 1 dell'ENI), Carlo Malacarne (top manager della Snam Rete Gas), Giovanni Locanto (numero uno dell'Italgas) e Giuliano Zuccoli (amministratore delegato dell'Aem), oltre ad altri 7 dirigenti delle già citate società. La truffa è quantificabile in 500 milioni di metri cubi di gas mai erogati (ma fatti ugualmente pagare agli utenti), almeno stando ai primi accertamenti. Si presume che sia molto di più l'entità della "cresta" fatta dalle aziende in questione ai danni dei portafogli degli ignari italiani che, credo, mai come in questo caso potranno utilizzare la nuova legge della class action per rivalersi in sede giudiziaria sui truffatori di Stato. Il vecchio slogan pubblicitario "il metano ti dà una mano" bisognerebbe aggiornarlo con la dicitura "a diventare più povero", visto il risultato economico del salasso avuto da molte famiglie italiane con le bollette del gas (e se dovessimo anche dare un'occhiata ai contatori dell'ENEL e delle altre società che erogano energia elettrica?) di cui francamente si poteva fare a meno...

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