Cuffàro & i cannoli indigesti
A quanto pare la "scuola Mastella" (succursale dell'Università "Soprano") sta facendo tendenza. Il nuovo modo di presentarsi in qualche aula importante (che sia la Camera dei Deputati o palazzo d'Orleans, sede della Regione Sicilia, poco importa) e di comunicare, possibilmente con voce rotta dall'emozione e qualche lacrimuccia di contorno che fa tanto pendant, agli attoniti (anche se fanno finta...) astanti la decisione di presentare le proprie irrevocabili dimissioni (vuoi da ministro della Giustizia, vuoi da Governatore della Regione siciliana) sta prendendo sempre più piede. Anche Totò Cuffàro non ha voluto mancare a questo "nobile" appuntamento con le dimissioni in stile ceppalonico. Oggi pomeriggio ha rassegnato le sue dimissioni e la notizia ha fatto scalpore perchè lui non deve aspettare l'esito di un'inchiesta giudiziaria (come nel caso di Mastella) ma, evento più unico che raro, è stato già condannato a 5 anni (e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici) per favoreggiamento di persona condannata per reati di mafia (articolo 378 comma due del codice di procedura penale) e per più di una settimana si è ostinatamente aggrappato alla sua poltrona, intenzionato a non mollare, contro tutto e contro tutti. E questa volta, nel suo discorso di commiato, il buon Salvatore (detto Totò) ha ricalcato il discorso dell'ex Guardasigilli di pochi giorni fa, con una piccola variante. Nel decidere la scelta obbligata tra la famiglia e il potere, ha detto di preferire senza indugio alcuno...i cannoli! Sì, proprio quei cannoli tipici siciliani che il giorno della sentenza di condanna un astuto e fraterno pasticciere gli ha fatto recapitare a palazzo d'Orleans, facendo scoppiare una polemica che nessuno si aspettava e restituendo la figura del Governatore a quella giusta dimensione che gli compete: la macchietta, la teatralità, lo stereotipo del siculo con la scoppola e con la lupara (e con i cannoli nella panza...). Una figura che, sono certo, mancherà nei prossimi giorni a tutte quelle persone che per farsi due risate non andavano più al cinema, ma al palazzo della Regione, a vedere e ad applaudire il loro personalissimo Totò!
2 Commenti:
Alle domenica 27 gennaio 2008 alle ore 17:31:00 CET , Anonimo ha detto...
Le vicende Cuffaro e Mastella dimostrano che un certo modo democristiano di gestire il potere colpisce ancora.Certo la vittoria della Borsellino,semprechè si presenti,alla presidenza della Sicilia sarebbe una ventata di novità.Ma sarà molto difficile.MAURO.
Alle domenica 27 gennaio 2008 alle ore 18:48:00 CET , nomadus ha detto...
Chiunque verrà eletto alla guida della Regione Sicilia sarà (senza ombra di dubbio) migliore di Cuffàro e dei suoi avariati cannoli!
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page