se l'Avvocato fosse tra di noi...
...oggi ci sentiremmo meno soli, meno tristi, meno individualisti. Ho voluto iniziare questo mio post pomeridiano ricordando la figura di Gianni Agnelli, l'Avvocato per antonomasia, scomparso esattamente in questo giorno, 5 anni fa. Purtroppo in questa triste giornata, in questa ricorrenza mesta e dolorosa, quasi nessun organo di stampa nè televisioni hanno dato ampio risalto all'evento, facendo quasi scivolare nell'oblìo il volto e la voce di questo grande, immenso e indimenticabile Italiano (merita senza dubbio la lettera maiuscola) che mai come in questo frangente, della vita politica e sociale del nostro Paese, avrebbe fatto sentire la sua illuminata saggezza e il suo delicato humour per stemperare i toni, esageratamente accesi, di un dibattito politico sulla fiducia a questo Governo (anche oggi pomeriggio, al Senato, solita indegna gazzarra dopo la dichiarazione di voto del senatore Cusumano, che ha avuto un malore a seguito di una aggressione verbale e fisica subìta). E sono più che sicuro che avrebbe speso parole significative (e di segno positivo) per l'operato fin qui svolto dal governo Prodi. Voglio chiudere queste poche righe, dedicate al ricordo di Gianni Agnelli, riproponendovi (per chi non l'avesse letto) un mio precedente post sull'evento (http://tpi-back.blogspot.com/2006/01/il-ricordo-dellavvocato.html), con la consapevolezza che non ne basterebbero mille per poter compiutamente tratteggiare la sua figura e la sua grandezza.
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