il cavaliere dalla memoria corta
Ci voleva la morte di Enzo Biagi per far affiorare a livello di galleggiamento mnemonico il famoso editto bulgaro emanato dal cavaliere nel 2002 in occasione di una visita a Sofia. Interpellato dai cronisti sui sentimenti che poteva provare alla notizia della morte del famoso giornalista bolognese, sua emittenza ha colto l'occasione per smentire clamorosamente quello che tutte le televisioni avevano mandato in onda in quella sciagurata occasione. Praticamente la sua memoria presentava una gigantesca falla, un ciclopico buco nero che aveva misteriosamente risucchiato le parole (quelle sì criminose, altro che) dette in quella conferenza stampa e passate alla storia (non certamente con la esse maiuscola) determinando l'allontanamento dal video di Stato per 5 anni per Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi, quest'ultimo ritornato da sabato scorso su la7. Devo dire che l'espressione usata recentemente da Rutelli (faccia di bronzo) nei confronti del cavaliere è quantomeno light rispetto a quello che meriterebbe davvero sentirsi dire uno che fa un uso criminoso della menzogna, uno che riesce a dire il falso anche sotto giuramento in un'aula giudiziaria, uno che smentirebbe anche la madre se mai dicesse che è stato un bravo bambino e che non ha mai messo le mani nella marmellata...Aspettiamoci dal cavaliere prossimamente un suo discorso sulla piazza Rossa di Mosca, davanti al gotha sovietico, mentre dichiara davanti a tutte le televisioni del mondo che in fondo Stalin non ha fatto un uso criminoso della dittatura. Era solo un pochino irrequieto, niente di che...
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