la fata & lo gnomo
Ho scelto questa foto per raffigurare nel mio personalissimo immaginario la continuazione della favola iniziata tra la fata e lo gnomo, di cui ho parlato nel precedente post. Ebbene sì, lo gnomo (dispettoso) sono io, la fata è lei (la persona a cui ho dedicato il post) che ha incrociato casualmente il mio percorso umano e professionale. Quando si dice il destino, il fato, l'imponderabile essenza dell'incontro predestinato, il momento magico degli incontri prefissati e subitanei, di sguardi in cerca di scintille d'amore. Saranno forse i giorni lieti di feste natalizie e di fine anno, saranno forse le frecce del Cupìdo telematico, probabilmente saranno sic et simpliciter le voglie incrollabili e generose di due persone che non si conoscevano e che grazie agli ultimi eventi si trovano, si guardano, si piacciono. A volte mi fermo a riflettere, con incanto e soave sorpresa, sulle imperscrutabili affinità di pensiero e di parola di due esseri pensanti come la fata e lo gnomo, una sorta di revival degli anni duemila della Bella e la Bestia, romanamente attuali, che si annusano intellettualmente, si scrutano nell'animo profondo e sincero, si accostano in maniera dolce e trasparente. Una bella favola, non c'è che dire, che vorrei augurare per il fine anno a tutti quelli che sono in cerca della fata, quella vera, quella che ti fa sognare come nelle favole...
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