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mercoledì 30 luglio 2008

vacanze patrizie & vacanze plebee




E' tempo di vacanze. Meritate, attese, desiderate, magari a rate. Ma in vacanza ci si va. Sia che chi ci si chiami Berlusconi, sia che ci si chiami Bianchi. Ognuno ha il sacrosanto diritto di godersi le meritate ferie come vuole e come può. Chiaro che se si ha la fortuna di essere figlie del premier(il riferimento a Barbara ed Eleonora è voluto) le vacanze si "devono" trascorrere in Sardegna, a Porto Cervo. Magari a bordo di una barchetta da poche pretese con in mano un calice con un prosecchino, così giusto per augurare prosit ai precari che il babbo premier ha voluto quest'anno premiare. Se invece si ha la sventura di chiamarsi Bianchi, beh allora ci si deve accontentare di trascorrere le vacanze dar Sor Umberto er grattacheccaro, che ti mette a disposizione al cancello 4 della Litoranea Ostia-Torvajanica un bel chioschetto con belle sediole impagliate, ombrellone e spuntini casarecci. Non ci sono i calici con il prosecchino ma in compenso non mancano i bicchieri di carta, la birra e la gassosa. E pure una bella fetta di cocomero. E siccome il premier ha pensato anche ai signori Bianchi dell'Italia in vacanza, ha deciso di comune accordo con Mr. Prezzi (il non plus ultra) di calmierare le tariffe degli stabilimenti balneari a partire dal 1°agosto. Infatti da venerdì primo agosto, su tutte le coste italiane, dopo le due del pomeriggio sdraio e ombrellone costeranno la metà. È un tentativo disperato di combattere la crisi che morde feroce anche gli stabilimenti balneari; ma anche un momento alto di civiltà - basta con le levatacce, almeno in vacanza! - e, soprattutto, una pietra angolare nella costruzione di un mondo migliore, che ripudia insieme le asprezze barbariche del mattino e le lusinghe stressanti della notte, premiando l’austerità post-meridiana, lenta e serena. Premio ben concreto, oltretutto. Monetizzabile. Il pomeriggio è la nuova frontiera della vita low cost; e - rispetto ad altri low cost sempre più evanescenti e ingannevoli - qui non c’è trucco e non c’è inganno. Amore nel pomeriggio, cantava profetico De Gregori: ma anche vantaggi, adesso, nell’amabile pomeriggio di chi sa aspettare, non si precipita, e crede nel principio - da tempo affermato ad autorevolissimi livelli - che gli ultimi saranno i primi. Almeno nel risparmio. E non dovendosi rodere il fegato per l'invidia di vedere Barbara ed Eleonora sul barchino col prosecchino. La felicità, a volte, è anche un bel panino. Vuoi mettere?

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