tpi-back

sabato 31 dicembre 2005

buon fine anno a tutti!

Con questo ultimo post del 2005 il sottoscritto ringrazia tutte le persone che hanno avuto l'accortezza intellettuale di seguire l'evoluzione di questo blog, nato quasi per caso il 21 novembre scorso in risposta al famoso blog chiuso del signor nolavoro (1288.blogspot.com), giunto alla fine di quest'anno con più di 50 pezzi scritti sempre con grande trasparenza e correttezza di pensiero e di intendimenti, aperto a tutti i commenti (nessuna censura preventiva nè successiva) di qualsiasi tenore e coloritura di visione dei fatti espressi sia in relazione al 1288, sia ai temi di attualità e varia umanità proposti e commentati da chi vi scrive, che coglie ancora l'occasione per ringraziare sentitamente Salvatore Aranzulla (a proposito, grazie anche per la citazione dell'intervista nel tuo ultimo libro caro Salvo...) un nuovo amico incontrato e conosciuto grazie a questo blog (ed al suo, naturalmente!), grazie anche a caleidoscopio che mi ha sempre seguito ed incoraggiato in questa mia avventura del web, ed infine grazie ancora a tutti quelli che mi hanno inviato le foto che sto pian piano pubblicando ed a tutti, indistintamente, un augurio di vero cuore per un fantastico 2006. PROSIT!!!

venerdì 30 dicembre 2005

vacanze di natale

Ho scelto quest'altra foto (da invidiare colui che l'ha realizzata, visto la location da favola) tra le tante che mi sono state recapitate al mio indirizzo e-mail. Mancano poche ore al 2006 ma ricordarsi delle vacanze di Natale 2005, magari trascorse in un luogo esotico e caldo come quello immortalato dal nostro lettore, mentre le temperature di questi giorni fanno venire i brividi e battere i denti, è praticamente il non plus ultra da chiedere al nostro personale genio della lampada. Un pensiero, comunque, lo indirizzerei a tutte quelle persone che NON hanno potuto trascorrere neanche un giorno di vacanza, vuoi perchè non avevano le possibilità economiche, vuoi perchè magari erano nell'impossibilità di muoversi (malattia, disgrazie dell'ultimo momento, etc...) e che quindi a maggior ragione si riflettono (come l'autore della foto pubblicata) nello specchio del desiderio e dell'agognato momento di relax, tanto atteso da chi lavora un anno intero e che merita (anche solo con la fantasia) di godersi un panorama come quello immortalato proprio qui sopra. Auguri comunque! Sarà per il prossimo Natale...

giovedì 29 dicembre 2005

la fata & lo gnomo

Ho scelto questa foto per raffigurare nel mio personalissimo immaginario la continuazione della favola iniziata tra la fata e lo gnomo, di cui ho parlato nel precedente post. Ebbene sì, lo gnomo (dispettoso) sono io, la fata è lei (la persona a cui ho dedicato il post) che ha incrociato casualmente il mio percorso umano e professionale. Quando si dice il destino, il fato, l'imponderabile essenza dell'incontro predestinato, il momento magico degli incontri prefissati e subitanei, di sguardi in cerca di scintille d'amore. Saranno forse i giorni lieti di feste natalizie e di fine anno, saranno forse le frecce del Cupìdo telematico, probabilmente saranno sic et simpliciter le voglie incrollabili e generose di due persone che non si conoscevano e che grazie agli ultimi eventi si trovano, si guardano, si piacciono. A volte mi fermo a riflettere, con incanto e soave sorpresa, sulle imperscrutabili affinità di pensiero e di parola di due esseri pensanti come la fata e lo gnomo, una sorta di revival degli anni duemila della Bella e la Bestia, romanamente attuali, che si annusano intellettualmente, si scrutano nell'animo profondo e sincero, si accostano in maniera dolce e trasparente. Una bella favola, non c'è che dire, che vorrei augurare per il fine anno a tutti quelli che sono in cerca della fata, quella vera, quella che ti fa sognare come nelle favole...

il regalo più bello


Oggi volevo parlare un pò di me, o per meglio dire, di quello che mi è accaduto negli ultimi tempi. Come sapete ho l'abitudine di parlare e scrivere senza troppi peli sulla lingua, immagino che la cosa possa dar fastidio o piacere, o al limite lasciare indifferenti. Ma sicuramente la persona, a cui è dedicato questo post, avrà tutt'altra reazione, se si riconoscerà (lo spero) in quello che sto scrivendo. Allora, iniziamo dalla conoscenza casuale di questa persona (una donna, voglio aiutare...) avvenuta qualche tempo fa, e come tutte le cose buone che riescono, senza che all'inizio ci fosse da parte mia (nè credo da parte sua) un marcato interesse. Buongiorno, buonasera, come va?, sorrisino di circostanza, educazione e nulla più. Fino al momento in cui i nostri sguardi, i nostri sorrisi, le nostre occhiate complici si sono intersecati e quasi avviluppati senza accorgersene, senza forzature di sorta, in un modo mostruosamente naturale. La scintilla è nata (per quanto mi riguarda) al ritorno dopo le vacanze di Natale, leggendo una sua e-mail lasciata nella mia privatissima cassetta delle lettere virtuali. Una sorta di dichiarazione d'amore, uno stillicidio amorevole di dolcezza, di premurosa attenzione nei riguardi della mia persona, in parole povere tutto quello che un uomo vorrebbe sentirsi dire da una donna innamorata, o anche infatuata, comunque presa dalla sapienza non necessariamente ostentata, dal saper parlare e scrivere a modo, dall'essere un vero gentleman, insomma piacicchiare, che è diverso dall'essere piacione...Se mi stai leggendo, cara persona destinataria del mio piccolo odierno post, sappi che mi hai fatto (con la tua lettera-dichiarazione) il più bel, gradito, inusuale, affascinante regalo di Natale (seppur leggermente in ritardo, eheheh...). Un bacio.

mercoledì 28 dicembre 2005

anno nuovo, veste nuova


Sono trascorsi circa quindici giorni dal mio ultimo post pubblicato, qualche giorno di vacanza ci voleva, lo ammetto, e così mi ritrovo alla fine di questo discreto 2005 (almeno per me, non so per voi...) con un pò di foto speditemi all'indirizzo che vi avevo lasciato (devo fare un pò di scelte, poi le migliori le pubblicherò) e con una nuova veste grafica che ho voluto adottare in onore del nuovo anno che sta arrivando...Di vecchio ho trovato solo la situazione di TELEFONICA e del 1288, con i soliti problemi, i soliti mugugni, le solite facce...Oltre a ciò, ho trovato anche qualche stralcio di rassegna stampa dove si parla (male) del nostro servizio ed in particolar modo ho deciso di pubblicare una lettera di un utente deluso, si chiama Luigi, che ha scritto al direttore del settimanale NEWS dicendo questo: "Avete mai provato a chiamare i nuovi meravigliosi numeri -cerca numeri-? Beh, vi consiglio vivamente di ricorrere ad altro sistema. Per una chiamata di oltre 2 minuti al famosissimo 1288 ho speso quasi 5 euro e, udite udite, l'informazione da me richiesta non è stata trovata. L'operatore, al quale ho dovuto ripetere 85 volte il nome dell'agriturismo, e altre 85 il nome del paese dove questo agriturismo si trova, mi ha risposto che aveva troppe informazioni e non sapeva quale darmi. Complimenti al 1288 solo per la pubblicità: lavoro con i bambini e mi cantano la canzoncina tutto il giorno." Io direi invece complimenti ad Andrea Monti, direttore di NEWS, che ha avuto la tempestività editoriale di pubblicare, sul numero in edicola dal 15 dicembre, questa emblematica lettera del signor Luigi, che, come tantissimi altri utenti in Italia, si è trovato canzonato ed insoddisfatto dal solerte operatore del 1288 (a mio giudizio una visita dall'otorino è consigliabile...) che, dopo reiterati tentativi di ricerca dell'informazione giusta, non ha saputo fare di meglio che dire all'incredulo signor Luigi che aveva troppe informazioni e che quindi non gliene poteva dare nemmeno una! Incredibile ma vero, così siamo ridotti al 1288 dopo la famosa chiusura di GOOGLE del 30 novembre scorso, ormai gli operatori si arrampicano sugli specchi (seppur puliti dalla bionda e simpatica signora delle pulizie...) dando informazioni, quando ne hanno, in modo casuale, quasi da estrazioni del lotto (tanto di numeri stiamo parlando, o no?) con il risultato, evidente e dolente, della perdita di competitività e di clientela nei confronti della concorrenza. Ma ormai, come direbbe qualcuno (Consueloooo) ce l'avrebbero dovuto dire prima...Eh già! E se me lo dicevi prima!...Non chiamavo sicuramente il 1288, vero signor Luigi?

lunedì 12 dicembre 2005

cartoline virtuali accettasi...

L'idea mi sembra praticabile e sfiziosa: raccogliere cartoline virtuali dei miei lettori scattate durante le prossime vacanze di Natale e di Capodanno. Se la cosa vi intriga e vi entusiasma (eehhh!!!) se vi sentite piccoli Berengo Gardin o Newton o Barillari (ce n'è per tutti i gusti...) mandatemi le vostre istantanee a questo indirizzo: nomadus1@yahoo.it e le più belle saranno pubblicate su questo blog. Attendo fiducioso.

le vacanze nella mente

Mi sono reso conto, tornando oggi in Azienda, che è già svanito l'effetto Aranzulla, ossia il chiacchiericcio intorno alla mia intervista sul 1288, e la cosa francamente mi ha un pò lasciato perplesso e deluso. Perplesso, perchè credevo che i lettori dell'intervista fossero operatori attenti e solidali con le tematiche toccate nel botta e risposta con Salvatore Aranzulla; deluso, perchè l'evaporazione della polemica che credevo di accendere (per il bene degli operatori stessi e di TELEFONICA...) con l'intervista, si è in realtà rivelata così soporifera e silenziosa che quasi quasi era meglio una chiacchierata su Portofino e sulle prossime vacanze che vi trascorreranno Piersilvio Berlusconi e Silvia Toffanin...Va bene, parliamo di vacanze, che è meglio. La mente così è più predisposta all'accensione dei neuroni, la corteccia cerebrale fibrilla e poi, sai che ti dico, anch'io andro' in vacanza (non certo a Portofino!) e con l'occasione faccio gli auguri a tutti, belli e brutti...Chissà se il nuovo anno ci riporterà Google, sperem...Au revoir, plaisir de vous retrouvez...

domenica 11 dicembre 2005

messaggio per chi non vuol sentire...


Ho scelto di celebrare questa domenica tipicamente invernale con una mia foto scattata lo scorso anno durante un viaggio di lavoro negli Stati Uniti. L'immagine è emblematica, il momento lo è altrettanto per il 1288. Mi spiego meglio: l'intervista che ho rilasciato a Salvatore Aranzulla ha provocato un repentino abbassamento della temperatura relativa ai rapporti tra ats e operatori, certamente non sempre idilliaci, ma nemmeno troppo stridenti; comunque un rispetto dei ruoli c'è sempre stato da quando è iniziata l'avventura del 1288, il 1° ottobre scorso, e devo dire che le simpatie reciproche sono state ulteriormente raffreddate dalla recente decisione (proposta esclusivamente dagli assistenti di sala...) di chiudere Google. Il commento lasciato oggi, domenica, dall'operatore/ice caleidoscopio sulla gravità della decisione unilaterale presa a fine novembre, mi ha trovato (e non poteva essere altrimenti) totalmente d'accordo; oggi, tra l'altro, è iniziata la nuova e aggressiva campagna pubblicitaria del 1254 con nuove concorrenziali tariffe forfettarie, l'892892 sta viaggiando alla grande con la tariffa fissa a 1,80 e gli altri si stanno ampiamente organizzando alla bisogna, mentre Telefonica sta gelando messa così com'è alla porta dai suoi concorrenti (e dai suoi clienti) in un mercato delle telecomunicazioni dove non basta arrivare primi, ma bisogna solo avere l'oculatezza e l'intelligenza aziendale di freezare le buone abitudini ed intenzioni che catturano la clientela, sempre più (giustamente) esigente. Ma, come si dice, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...

sabato 10 dicembre 2005

chiacchiere in libertà...


Quattro chiacchiere telematiche in assoluta libertà fatte ieri pomeriggio (tramite un serrato scambio di e-mail) con il simpatico e preparatissimo divulgatore informatico Salvatore Aranzulla, hanno fatto parlare, più del previsto, del famoso backstage ( o dietro le quinte, chiamatelo come volete) del servizio di consultazione telefonica del 1288. Debbo, prima di tutto, ringraziare doverosamente per lo spazio concessomi il giovane blogger (addirittura la prima pagina...) che ha usato un termine (intervista esclusiva) non propriamente idoneo per un semplice scambio di opinioni, ma in questo caso il risalto che Salvatore ha dato alla chiacchierata, inutile nasconderlo, mi ha intimamente soddisfatto, visto e considerato il mio scopo di smuovere veramente e definitivamente le acque stagnanti delle allusioni, delle considerazioni e delle pompose dissertazioni sui servizi ex 12 fatte da persone che (eccetto qualche raro caso) non hanno voce in capitolo e soprattutto non hanno mai lavorato in un call center, a forte connotazione telematica, in un nuovo gruppo straniero (Telefonica) all'interno del colosso di via Rizzo, e che comunque si ergono a paladini dell'informazione e della critica costruttiva, quasi sempre sprecando grosse occasioni per evitare brutte figure...Ora dico: è mai possibile che i vari Beppe Grillo, Daniele Luttazzi, Italo Vignoli abbiano dato spazio e affabilità di pensiero ai vari operatori che lavorano per le società più volte citate (1288, 1254, 1299, 1240...) e che questi solerti addetti alle postazioni non si siano mai degnati di raccontare veramente il dietro le quinte? Veramente la paura di perdere il seppur precario posto di lavoro riesce ad anestetizzare le pur plausibili voglie di protesta e di recriminazione salariale? Io credo che la semplice e cordiale chiacchierata telematica avuta dal sottoscritto con Salvatore Aranzulla sia stata utile per sollevare un attimo il telone della disinformazione sui servizi di consultazione telefonica (unico parziale esempio è l'operatrice del 1254 e il suo blog "l'isoladegliesosi") e che per il futuro si possa guardare con più costruttività e soprattutto con più chiarezza a questo nuovo e inesplorato mondo dei nipotini (vista la veneranda età...) della zia Telecom, ossia il servizio 12, anzi, ex 12...Attendo fiducioso commenti ed osservazioni, spero pertinenti.

parliamo del customer care


Da quando ho aperto questo blog non ho mai parlato del servizio (chiamiamolo cosi'...) cortesia del 1288, ossia il customer care. Il nome che ho scelto per il mio primo blog in rete mi è stato suggerito dall'acronimo tpi_back (scritto proprio con il trattino posizionato in questo modo) che corrisponde alla password per entrare nel sistema di Telefonica e gestire (appunto) il customer care, esclusivo e quasi elitario laboratorio (sono circa 20 operatori, selezionatissimi e indottrinati in un modo quasi oxfordiano, dalla dizione perfetta e soprattutto dotati di calma olimpica...insomma una sorta di Rotary club di Telefonica) professionale, istituito per la soddisfazione (sembrerebbe un paradosso ma non lo è...) del cliente insoddisfatto. Più o meno funziona così. Poniamo il caso che nomadus chiami il 1288, faccia una normale richiesta (ad esempio il numero di telefono del centro commerciale Parco Leonardo di Fiumicino, inaugurato il 10 novembre scorso) e a tale semplice richiesta l'operatore/ice di turno del 1288 non sappia dare la giusta informazione, o peggio ancora, che abbia dato il numero della camera mortuaria presso l'ospedale San Sebastiano di Frascati (!!) e che, altrettanto ovviamente, il suddetto nomadus si sia leggermente inc...to (dopo aver speso 3 euro e 22 centesimi trasferimento di chiamata incluso) richiamando il 1288 e chiedendo in tono perentorio di parlare con un responsabile di sala, al che lo invitano a contattare (eccoci arrivati al punto) il servizio clienti, o customer care che dir si voglia, formulando il numero magico 800903277 e che una sorta di Aladino dei giorni nostri esaudirà ogni desiderio del signor nomadus. Sarà vero?...Proviamo a chiamare, ci risponde una solerte e cortese operatrice (pochissimi uomini tra i 20 eletti) la quale ci informa, scusandosi per il disservizio, che emetterà un ticket di rimborso (?!?) che potremo utilizzare per una nuova consultazione telefonica, questa volta gratuita...(e forse anche con l'informazione esatta del numero del centro commerciale!) tante scuse e arrivederci...Immagino l'espressione alla Greggio-Iacchetti di chi sta leggendo e si starà chiedendo: così funziona il servizio di cura e attenzione nei confronti del cliente, ossia di colui che paga profumatamente per avere un semplice numero di telefono di un altrettanto semplice e conosciuto centro commerciale??? Ebbene sì, funziona proprio come ve l'ha raccontata il signor nomadus...Auguri vivissimi.

venerdì 9 dicembre 2005

consigli per leggere bene...


Fin da piccolo sono stato abituato (dalla mitica professoressa di italiano, latino e greco, Massaccesi) a leggere bene, con attenzione e spirito critico, ogni testo (giornale, libro o finanche bozze pubblicitarie...) idoneo per capire, metabolizzare e controdedurre in istantanea e lucida appropriazione cerebrale, il senso di quello che l'estensore del pezzo aveva in mente e voleva far capire a chi leggeva. Ottimo insegnamento che mi sono portato (con feroce ed intelligente volontà) nel corso dei miei anni, fino ad oggi: infatti, volevo mutuare l'insegnamento ricevuto e bypassarlo a voi, che mi state leggendo in questo fine settimana freddo e piovoso; un suggerimento è quello di leggervi l'articolo (bellissimo) di Gian Antonio Stella, caustico e sornione scrittore nonchè prima firma del Corriere della Sera, apparso ieri giovedì 8 dicembre a pagina 6, dal titolo "Gli intrecci e una montagna fragile. Sospetti sul tunnel della discordia" dedicato al famoso e complesso caso dell'alta velocità, con l'esaustivo occhiello dal titolo "Incidenti e calcoli geologici inesatti per 2 gallerie nella valle. La fuga di imprese straniere e il ruolo della Rocksoil di Lunardi", (ovviamente non si parla di una nuova band musicale rockeggiante il cui solista risponde al nome del ministro delle Infrastrutture...) ma ben più sarcasticamente (e con un preciso e documentato j'accuse) degli intrecci politico-affaristici non molto trasparenti e sicuramente dubitativi delle cosidette incompatibilità di carica...Insomma, un pezzo di alta scuola giornalistica, da leggere tutto d'un fiato.

libertà di commentare...


E' stata una giornata faticosa (cerebralmente parlando) per chi vi scrive: dopo il lavoro di ufficio, il traffico caotico ed impazzito di un venerdì tristemente piovoso, il mal di schiena, l'emicrania (chiaramente l'età incide eccome...) e poi, dulcis in fundo, la gestione di questo blog. Oggi si sono scatenati i commenti, sembrava quasi di essere in fila in banca o alla posta proprio come il lunedì ed il venerdì, ho dovuto sbrigare anche le incombenze legate ad una non declinabile richiesta d'intervista virtuale e mediatica da parte di un amico (ormai lo posso considerare tale) proprietario di un famoso blog, insomma ce n'era veramente per tutti i gusti...ed alla fine della giornata una considerazione sopra le altre: la decisione, oltremodo ispirata, avuta in quel giorno di fine novembre, quando aprii le porte di questo blog ai commenti anonimi, mi hanno rigenerato nello spirito e nella volontà di continuare nella stesura di questa piazza virtuale e ben frequentata (almeno dalla stragrande maggioranza...) fermo restando la mia paura di qualche inconscia censura applicabile a quelle persone che ritenevo incapaci di gestire una tale forma di libertà espressiva, in virtù soprattutto di quanto visto su altri ben più importanti blog; alla fine ho capito ed ho gioito (sinceramente) per la mia scelta di libertà di commento, anche alla luce dell'ultimo (infelice) commento dell'anonimo (secondo me ats...) che oggi ha insultato villanamente gli operatori precari e non dell'Azienda in cui anche lui (o lei) lavora...Il commento che ieri ho dedicato a quegli operatori allontanati dal lavoro per l'affaire Google (persone meschine e codarde) lo estenderei senza remore nè indecisioni a quell'essere così privo di educazione e soprattutto di intelligenza!

commenti & commenti


Avevo intuito che l'argomento "chiusura di Google" avrebbe provocato determinate reazioni (mi avrebbe inquietato il contrario...) ma non certo fino al punto di scomodare persone che, accusando me di essere anonimo con il diminutivo non certo aggraziato di esserino, pontifica e sermoneggia dalla pagina dei commenti di questo blog in forma altrettanto anonima, credendo che il suo scialbo commento provocatorio fosse oggetto di attenzione mediatica da parte del sottoscritto. Ma chi scrive, fortunamente, ha più materia grigia (oltre che anni, immagino...) dell'anonimo interlocutore e quindi chiude qui la querelle. Volevo invece ringraziare e plaudire l'altro anonimo lettore, nonchè commentatore, che ieri ha inviato il suo condivisibilissimo pensiero (arguto e dettagliatamente pregno di umiltà intellettuale) di cui il sottoscritto abbraccia in pieno e totalmente l'essenza cerebrale. Detto questo, vorrei focalizzare per un momento la situazione attuale all'interno del 1288. Come già detto, non sono giorni propriamente felici e berlusconiani questi, gli umori sono sempre più neri, le pause caffè non hanno come prima il fulcro del discorso liquefatto di bebè, pannolini e neanche di pacchetti natalizi, gli sguardi incrociati sono (al massimo dello splendore) un pò ancelottiani (sopraciglio sinistro aggrottato e dubbioso, per non dire inc...to), insomma sembra di stare in una trincea (ovviamente leggasi come parafrasi) dove il nemico ascolta ma non si paventa...le cuffie sono quasi nemiche degli operatori, che credono di essere ascoltati quasi come i fuori onda di Striscia con Emilio Fede, il che è tutto dire. Volevo sottolineare che la mia polemica sulla chiusura di Google non è stata creata ad arte o addirittura, come ho sentito dire da qualcuno, suggerita dall'interno dell'Azienda, come nella canzone di Enzo Jannacci "per vedere di nascosto l'effetto che fa..." nossignori, il sottoscritto ha solo usato questo spazio personale (post) ma di uso pubblico (blog) per segnalare cose e pensieri se non altro opinabili e confutabili, non certo denigratori o addirittura offensivi nei confronti di chicchessia nè tantomeno di Telefonica o chi per essa! Invito quindi, quando si scrive un commento, a verificare prima di tutto l'accensione dell'interruttore della scatola cranica e del suo intimo contenuto, eviteremo sicuramente brutte figure...almeno spero.

giovedì 8 dicembre 2005

informazione & comunicazione


Non mi aspettavo una visita nel mio blog da parte di Carlo Odello (comunicazioneimpresa.com) moneta pregiatissima nel mondo delle comunicazioni, del marketing e delle pubbliche relazioni. I suoi interventi, seppur brevi, a proposito dell'articolo di Alberoni sul Corriere della Sera e in relazione al mio post "regalo di fine anno", hanno provocato in me una pruriginosa curiosità intellettuale nel cercare di conoscere un ambiente (professionalmente elevato ma non certo esente da paludose polemiche di settore) in cui svariate volte chi scrive si è immancabilmente ritrovato, vuoi per le mie strette e private conoscenze giornalistiche (retaggio professionale degli anni '80) vuoi per necessità lavorative intrise di frequentazioni assolutamente evitabili e noiosette...Sono andato a trovarlo (virtualmente s'intende) ed ho trovato un ambientino niente male, commenti ben appropriati e divertenti al tempo stesso, rimandi professionali e lavorativi degni di una partita a Wimbledon, chiacchierate informali e pseudo-tecnologiche da far girar la testa. Una di queste interessanti disquisizioni, "giornalisti che non trovano risposte" del 23 ottobre scorso condito da ben 16 commenti (anche se i commentatori erano 4...), ha attirato la mia acerba attenzione di bloggista, sempre pronto a seguire eventi e commenti di comunicazione ed informazione (tema appunto della suddetta tavola rotonda virtuale) visto e considerato il mio orgoglio ferito di giornalista mancato, mai totalmente sopito nè rimosso. Secondo voi, che confine c'è tra un giornalista professionista ed una free-lance, ossia una che non ha fatto praticantato nè quindi esami di Stato per diventare professionista pur essendo pubblicista? Sembrerebbe un rompicapo, un rebus irrisolvibile, invece (secondo il mio modesto parere) la border line è praticamente invisibile (almeno agli occhi a volte attenti a volte distratti dei lettori) in quanto tutte e due le categorie possono scrivere, chi regolarmente ed istituzionalmente, chi meno...ma alla fine il risultato è scrivere la verità, assicurare a chi legge la teca della trasparenza dei fatti separata dalle opinioni personali, destinate (le opinioni) a fare da contorno, seppur rispettabili, di piatti informativi potenzialmente cotti a vapore, nella pentola della informazione libera ed obiettiva.

appropriazione indebita (di Google)


Prendo spunto da una notizia di cronaca fresca fresca (avviso di garanzia per Sergio Billè, presidente della Confcommercio, accusato di appropriazione indebita per un acquisto da 60 milioni di euro di un immobile di prestigio, la cui controparte si chiama Stefano Ricucci...) evidenziata oggi sulle prime pagine dei quotidiani nazionali, per tornare a parlare del caso Google all'interno del 1288; come già ampiamente detto, nei giorni scorsi Telefonica ha deciso di chiudere l'accesso al motore di ricerca più usato al mondo, impedendo così agli operatori del servizio di consultazione dati di poter soddisfare e colmare eventuali lacune informative dei tre applicativi attualmente in uso. Nemmeno chi vi scrive era riuscito nell'arduo compito di origliare nelle stanze del potere, al fine di captare qualche segnale motivazionale idoneo per giustificare, o almeno capire, come mai una decisione così inaspettata e soprattutto unilaterale fosse stata presa a soli due mesi dall'inizio del servizio (solo l'entrata in vigore dell'euro aveva maturato lo stesso effetto temporale, 1° gennaio-28 febbraio 2002) ma alla fine la pervicacia e la ottusa determinazione del sottoscritto nel marcare stretto le voci di corridoio (che portano alle stanze giuste...) e le persone imbottite di attendibili informazioni hanno determinato il risultato sperato. L'uso privato e reiterato di Google (e-mail, messaggerie, banche on line, siti pseudo-porno, etc...) da parte di una sparuta e demenziale rappresentanza di operatori/ici del 1288, assolutamente privi di coscienza, di amor proprio, di materia grigia oltre che di dignità ed educazione, hanno provocato la chiusura di Google, causando un danno morale e professionale altamente lesivo per tutta la categoria dei lavoratori della Società committente e di quella concessionaria, unitamente al disgusto personale di chi scrive, incredulo come tutti credo, nell'apprendere oggi questa notizia. Mi auguro che gli operatori, giustamente allontanati dall'Azienda, trovino nella loro vita professionale (ammesso e non concesso che ne abbiano una...) qualcuno che li ripaghi con la stessa vergognosa e maleodorante moneta, unica unità di misura applicabile a questi codardi ed ignavi abitanti del nulla!

mercoledì 7 dicembre 2005

rassegna stampa (personale)


Ho preso una strana ma piacevole abitudine da quando ho aperto questo blog: ogni settimana (circa) sfoglio avidamente tutti i giornali, settimanali e siti web alla ricerca di notizie particolarmente interessanti e stuzzicanti (almeno per il mio emisfero cerebrale) che possano poi interessare, sotto forma di commento e conseguente dibattito (ove possibile ed accettato) i lettori del sottoscritto. Lunedì 5 dicembre sulla prima pagina del Corriere della Sera il sociologo Francesco Alberoni (nella sua settimanale rubrica pubblico&privato) lancia un messaggio altamente condivisibile (a mio modesto avviso) e cioè che i ragazzi di oggi dovrebbero recuperare un modello di vita, di civiltà e di cultura che ci riporti indietro nel tempo, più esattamente ai tempi dei nostri genitori o, meglio ancora, dei nostri nonni, insomma all'epoca in cui la scuola era la scuola con la S maiuscola, quando i doveri erano abbondantemente superiori ai diritti, quando era ancora lungi da venire la pedagogia permissiva secondo la quale la creatività del ragazzo cresce tanto più quanto meno viene guidato, quanto più fa ciò che gli piace. Parole esemplari, da sottoscrivere in pieno, da evidenziare e far conoscere (sperando che i ragazzi dei giorni nostri siano ancora in grado di farlo...) a quelle tribù giovanili dedite solamente all'esecuzione del proprio ego, indissolubilmente legato alla soddisfazione emulativa di miti, modelli, guide spirituali e quant'altro non propriamente ortodossi, infarciti di stupidità creativa, di socializzazione scadente ed egoistica, di raggiungimento di obbiettivi falsamente illusori ed effimeri. Avrei voluto avere (e purtroppo non ho avuto) , nella mia giovinezza, una guida cerebrale pari o leggermente inferiore a quella sprigionatasi dall'emisfero grigio del sociologo autore di questo articolo assolutamente da leggere e conservare.

ancora doverosi ringraziamenti


In questi ultimi giorni sto notando un considerevole aumento di contatti su questo blog che (a dir poco) mi hanno letteralmente lasciato a bocca aperta, quasi frastornato, incredibile ma vero. Proprio per questo voglio prima di tutto ringraziare ancora una volta (anche per la mail privata che mi ha scritto) Salvatore Aranzulla, che, parlando di me sul suo blog, ha dato il via alle frequentazioni numericamente più rilevanti ed assidue di quest'ultima settimana; in secondo luogo devo ringraziare gli anonimi operatori telefonici del 1288 che con i loro commenti (a volte sagaci, a volte prevedibili, ma tutti doverosamente rispettabili) hanno contribuito a vivacizzare, interagendovi, questo blog; debbo poi ringraziare alcuni ats (di cui conosco i nomi, ma per correttezza aziendale evito di farli...) che mi leggono tramite Google (visto che le loro postazioni sono abilitate alla bisogna) e che ho percepito essere d'accordo, per grandi linee, con quello che scrivo...infine un doveroso ringraziamento a Italo Vignoli proprietario del bellissimo blog errepi (accessibile da blogger.com) che mi ha ospitato a proposito di una polemica (male interpretata) sull'892892 e che, alla fine, mi ha permesso di conoscere una persona veramente notevole, matura e competente, da frequentare. Grazie ancora a tutti quelli che mi hanno onorato della loro visita, e grazie anche a quelli che lo faranno in futuro. Questo blog era nato il 21 novembre scorso in risposta al famoso signor nolavoro (1288.blogspot.com) e debbo proprio dire grazie soprattutto a lui che, indirettamente, ha dato il là a questa mia piccola isola di comunicazione e rispetto dell'altrui pensiero.

stipendi...serpenti


Francamente non mi aspettavo una risposta così circostanziata e virulenta da parte dell'anonimo commentatore a proposito del mio post intitolato parliamo di stipendi? e la cosa, diciamocelo chiaro e tondo, era un pò provocatoriamente cercata, voluta, lo confesso. Immaginavo (non con questa forma e rapidità d'esecuzione...) che toccare un tasto dolente, come quello degli stipendi aziendali, avrebbe potuto causare una certa forma di rigetto mediatico in quelle persone che (come appunto l'anonimo ed intelligente operatore) hanno a che fare con situazioni economiche e di famiglia non sempre berlusconiane (mi si perdoni l'ardito accostamento...) e comunque davo per scontato che l'argomento, un pò come la moglie la mamma l'automobile la politica, avrebbe solleticato proditoriamente la più privata (e giustificabile) delle reazioni. Concordo pienamente con l'acuta analisi dell'anonymous, in particolar modo riguardo la critica al sistema (scriteriato) di questo nostro Paese, così imbevuto di retorica e frasi fatte, quando si toccano problematiche altamente inquinate (dal punto di vista politico e mediatico) come quelle del lavoro, del tfr, dei sindacati, della precarietà e via disquisendo da fotografare in effetti un Paese che riconosciamo a fatica...Vorrei fare quindi un sincero plauso all'intraprendente operatore del 1288 che, almeno, ha avuto il coraggio di citare nomi e situazioni aziendali che altri (secondo me) non avrebbero nemmeno sfiorato con l'anticamera della propria materia grigia! Onore quindi a lui (o lei) unitamente al mio personale invito a commentare un pò più spesso su questo blog, visto e considerato che di materia grigia ne ha in abbondanza, eccome...

martedì 6 dicembre 2005

sognando sognando...


Permettetemi una digressione personale a conclusione di questa piovosa giornata decembrina. La scorsa notte ho fatto un sogno (molto più prosaico di quello del grande Martin Luther King), un sogno che mi ha lasciato senza fiato e senza...Sabrina. Eh sì, sto parlando proprio della Sabrina Ferilli, la sensualità fatta donna, l'inarrivabile icona dei nostri sogni onirici, la personificazione erotica dei nostri desideri neanche troppo nascosti. Vi dicevo del sogno: ero sottobraccio a lei, bellissima ed altera avvolta nel suo visone bianco (ecologico?...boh!) e passeggiavamo di notte sui viali parigini illuminati a festa con lo sfondo della magnifica Tour Eiffel, ci abbracciavamo e ridevamo, la gente ci guardava e ci indicava, Sabrina mostrava il suo splendido decolletè inguainato in un sensualissimo top nero, i pantaloni attillatissimi di pelle nera sopra a stivali dello stesso colore della pelliccia, il sorriso sguainato verso i passanti che la riconoscevano e che le chiedevano un autografo si spegneva repentinamente alla vista dei paparazzi, sempre a caccia di scoop fotografici...Noi due allora ci separavamo ed entravamo nelle hall di due vicini alberghi di lusso, nella zona di Place de la Concorde...Entro trafelato nella mia suite e con rabbia butto sul divano il mio cappotto multieuro, mi avvicino allo specchio dorato e mi vedo diverso, molto diverso...ho tanti capelli, ho un viso allungato, un mento pronunciato, un naso importante, una figura imponente da manager affermato...cavolo!!!ma non sono io!!...Infatti lo specchio mi riflette l'immagine di Flavio Cattaneo, ex presidente della Rai, e così mi spiego il sogno repentino e d'attualità...infatti proprio oggi la Sabrina nazionale ammette in un'intervista al settimanale Gente la sua relazione con il nordico fortunato...eh sì, purtroppo, si chiama proprio Flavio, non nomadus...

parliamo di stipendi?


Ancora una volta lo spunto per questo mio post lo attingo dall'ascolto (discreto ma continuo) delle conversazioni tra operatori, vera fucina di ispirazioni giornalistiche e bloggistiche, a tal punto da dover fare anche delle repentine virate di argomentazione. Mi spiego: da circa dieci giorni i conti correnti bancari e postali degli operatori/ici del servizio 1288, si sono degnamente rimpinguati a seguito dell'accredito dello stipendio relativo al computo delle competenze dal 1° al 31 ottobre. Orbene, chi vi scrive ha notato una leggera soddisfazione sui volti, prontamente surclassata da un moto di indispettito sentore di non repetita, a causa dell'aumento del numero di operatori assunti recentemente. L'anonimo che l'altro giorno, nel suo commento, ha vergato le concise e caustiche righe chiedendo se gli stipendi siano o meno equiparabili a quelli dei calciatori (sic!) mi ha solleticato un recondito interesse per l'equazione stipendio di call center uguale stipendio di fame (si avvicina il Natale, siamo tutti più buoni...), equazione non sempre applicabile, visto e considerato che molte operatrici viaggiano a bordo di automobili di un certo livello e vestono non certo tute da metalmeccanico...Ora due sono le mie sensazioni: o che qualcuno/a non ha propriamente un tenore di vita da Cipputi, oppure che lo stipendio del 1288 può tranquillamente assimilarsi a quello di un secondo lavoro. Quindi certe lamentele mi appaiono leggermente fuori luogo e fuori tempo, massimo.

1288...senza Google


Chi legge questo blog è, secondo me, paragonabile a chi legge un quotidiano o un settimanale o anche un mensile: vale a dire che non conosce il dietro le quinte che si verifica all'interno delle redazioni, ovvero il clima a volte surreale che determina nei giornalisti (in questo caso specifico gli operatori del 1288...) sintomi di avvelenamento mediatico e corporativo. Dico questo perchè mi sono accorto in questi ultimi giorni, dopo la chiusura di Google, di aver notato un serpeggiante nervosismo nelle sale e sui volti degli operatori, un pò come quando nella sala riunione del caporedattore, il clima teso e pesante determinato dalla bocciatura di un articolo o (peggio ancora) dal licenziamento di un giornalista, determina una situazione difficilmente gestibile ancor che auspicabile: praticamente un clima da sciopero. I musi lunghi che incrocio nei corridoi, fanno il paio con il prolungato silenzio del capo e dei suoi collaboratori più stretti (leggi ats) dall'anonima espressione infusa di tranquillità di circostanza...Tutto ciò, ovviamente, non depone a favore dell'espletamento più completo del servizio di informazione e consultazione telefonica, anche perchè qualcuno comincia a mercanteggiare indirizzi, numeri verdi e altre informazioni non trovate sugli applicativi, in cambio di merendine e litri di caffè alla macchinetta...A parte gli scherzi, chi vi scrive si aspetta ancora una volta una decisa e propedeutica virata da parte di Telefonica per permettere agli operatori di poter riprendere il giusto feeling con Google di cui il sottoscritto (come tanti altri) avverte con malcelata nostalgia l'assenza prolungata...

lunedì 5 dicembre 2005

regalo di fine anno


Durante il fine settimana appena trascorso, dedicato anche all'approfondimento delle mie letture, ho appreso (con un moto misto di sorpresa e di disgusto) dall'articolo pubblicato, a firma r.p. (Roberto Petrini), a pagina 4 de la Repubblica che il relatore del maxiemendamento alla Finanziaria (on. Daniela Santanchè) ha proposto l'introduzione di una norma, da votare presumibilmente prima delle vacanze di fine anno, che consente a circa 200 collaboratori (componenti gli staff dei 24 ministri e degli 80 sottosegretari dell'esecutivo) l'assunzione in pianta stabile, con la qualifica di dirigente di prima o di seconda fascia, per poter svolgere un lavoro tipicamente di concetto, vale a dire il cosiddetto portaborse, il cui costo totale (a carico ovviamente della collettività...) è di circa 80 milioni di euro. Non mi sembra male come regalo di Natale. E noi che ancora pensiamo a torroni e panettoni!

doverosi ringraziamenti


Sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'intervento, su questo blog, di Salvatore Aranzulla, giovanissimo titolare di un blog (http://www.salvatore-aranzulla.com/) molto seguito dal sottoscritto, che nella giornata di sabato mi ha citato a proposito della chiusura del famoso blog del signor nolavoro (vi ricordate 1288.blogspot.com?) dandone notizia (professionalmente ineccepibile) con rilievo mediatico di cui il sottoscritto vuole darne ampio e giustificato risalto, ringraziandolo doverosamente. Devo riconoscere la precoce intelligenza e singolare scaltrezza informatica di Salvatore, in rete dal maggio 2004, sintomaticamente evidenziata quando, qualche mese fa, scoprì un clamoroso caso di phishing (attuabile tramite una falla del sistema di sicurezza di Google AdSense) finendo su giornali e radio. Colgo l'occasione per invitare Salvatore a frequentare un pò più spesso il mio blog, anche perchè le buone teste pensanti sono sempre le benvenute.

mala tempora currunt


Inizio questa nuova settimana tornando a scrivere dei mugugni, ascoltati nelle sale operative del 1288, seguiti alla decisione unilaterale di Telefonica di oscurare Google, strumento idoneo (secondo me) per la ricerca di informazioni non altrimenti reperibili sui tre principali applicativi in uso. Questi pochi giorni hanno avuto l'effetto della perturbazione (come quella realmente atmosferica in atto) su umori e decisioni di operatività tali da creare un clima non propriamente sereno...Ripeto e sottolineo che, a mio modesto parere, una sana e leale concertazione tra le parti (operatori e Azienda) avrebbe sicuramente sortito un effetto positivo e proattivo per lo svolgimento del servizio, anche perchè questi sono tempi (commercialmente parlando) in cui la concorrenza (892892) è particolarmente agguerrita e slealmente sugli scudi, le altre Società di consultazione (1254 in testa) non mi pare diano segni di risveglio, ed infine il cliente ha sempre più voglia di chiarezza ed economicità tali da indurlo a scegliere l'operatore più competitivo. Detto ciò, mi auguro vivamente che qualche segnale dall'azienda spagnola arrivi nei prossimi giorni, il Natale si avvicina, il nuovo anno idem e il tempo delle vacche grasse non credo continui a lungo...A buon intenditor...

venerdì 2 dicembre 2005

se Beppe Grillo intervenisse...


Ho scritto nel post di ieri pomeriggio (w la libertà d'espressione?) che a seguito delle mie frequentazioni del blog di Grillo ho deciso di aprire la porta dei commenti agli anonimi e la cosa (debbo essere sincero) non ha destato scalpore più di tanto, nè ha scatenato la caccia all'intervista del sottoscritto da parte degli organi d'informazione...Però, ha avuto un benefico effetto sulla mia coscienza bloggistica o meglio, ha determinato in me una sorta di ravvedimento nel considerare e criticare ferocemente gli utenti di Grillo che (seppur costretti a registrarsi sul blog) usavano comunque nomi ed e-mail di fantasia pur di trovare spazio e considerazione sul pulpito mediatico del comico genovese. Infatti, leggendomi quasi tutte le considerazioni apparse sull'argomento 892892, notavo la costante presenza di operatori del suddetto servizio leggermente inc...ti a causa dello stipendio da terzo mondo a fronte del loro impegno profuso dall'inizio della campagna dei castorini. Questo particolare stato d'animo ha in effetti provocato in chi vi scrive una sorta di rigetto da corpo estraneo, fermo restando che (a parte un lontano intervento nel mese di agosto) il fustigatore ligure dei nostri costumi (ed usi) non ha più messo becco nella querelle del momento, limitandosi (lui ed il suo solerte e comprensibilmente affaccendato staff) ad ospitare quanto più possibili (a volte reiterati) commenti sull'argomento. Io, invece, gradirei un intervento maggiormente incisivo e vigoroso da parte di Beppe nazionale...o sto chiedendo troppo?

comunicare nell'era dell'incomunicabilità


Mi scuso per il titolo un pò scioglilingua usato per aprire questo post, ma volevo sottolineare (prendendo spunto dal commento dell'anonimo utente che ho pubblicato oggi) la difficoltà operativa degli addetti del 1288, ormai in balìa dello sconforto più nero e totale, alle prese con gli applicativi (ancor che riccamente aggiornati dai solerti e stakanovisti ats...) utilizzabili, e solo quelli, per dare le giuste risposte alle svariate e a volte incomprensibili (anche per il livello marcatamente dialettale) richieste degli utenti del servizio di consultazione telefonica. Concordo pienamente con anonimo quando afferma che è alquanto incongruente oscurare il sito di un determinato comune d'Italia dal quale, magari, è possibile estrapolare informazioni non sempre disponibili sul bookmark di competenza...Concordo meno quando definisce google un mezzo di ricerca efficace ma piuttosto rozzo, intendendo così che lo è anche chi lo usa...(e la cosa mi sembra per lo meno da verificare); capisco che, nell'era della comunicazione, anche l'incomunicabilità abbia peso e destino sulle scelte di una qualsiasi Azienda (compresa la nostra) dove incomunicabilità sta al dialogo tra datore di lavoro ed impiegato (mi si passi l'eufemismo...) come il film in bianco e nero sta alla multisala. Ora mi sembra giunto il momento di aprire una sorta di concertazione tra Telefonica e gli operatori del 1288, un dialogo libero, franco e senza censure nè timori (sia da una parte che dall'altra) atto a finalizzare il recupero degli strumenti proattivi, nel vero senso della parola, utili anzi indispensabili per portare a compimento l'opera di fidelizzazione del cliente di cui parlavo ieri. Spero che questo tavolo venga aperto al più presto, per il bene di tutti...

giovedì 1 dicembre 2005

w la libertà (di espressione?)


Non credo interessi molto la gestazione e la conseguente decisione di chi scrive nell'aprire a tutti gli utenti (anche quelli non registrati) le porte dei commenti, ma devo dire che frequentare i blog altrui aiuta molto a capire ed agire di conseguenza. Se un signor blog (come quello di Beppe Grillo, per intenderci) molto più attendibile e frequentato di questo ha deciso il libero accesso dei commenti (con le dovute puntualizzazioni e indicazioni di merito) dei propri lettori, non capivo come il sottoscritto potesse ancora fare il fighetto nel continuare imperterrito a filtrare i (pochi) post-ini, anche anonimi, arrivati in questi primi 10 giorni di esistenza di codesto blog. Gia' sento l'ovazione da curva sud montare nelle postazioni degli operatori del 1288 e la cosa mi commuove alquanto, oltre che onorarmi...Confido quindi nella vostra maturità personale ed intellettuale, scevra di parolacce ed inciviltà, piena di spirito critico e di cooperazione lavorativa ed aziendale. Scrivetemi dunque, senza deludermi, vi prego.

castorini e ballerini d'assalto


Continua imperterrita la micidiale campagna pubblicitaria dell'892892 (affiancamento compreso da parte del 1299) fatta di spot martellanti, ad ogni ora del giorno e della notte, unitamente alla cartellonistica, alla radio e ai giornali. Proprio questa mattina un quotidiano romano pubblica (in ultima pagina) la pubblicità, definiamola comparativa per modo di dire, dei platinati ballerini intenti a farci sapere che la loro tariffa unica sta avendo uno straordinario effetto ed impatto sul pubblico, che (con le dovute proporzioni) ai tempi nemmeno i fagioli di pronto, Raffaella su Raiuno ebbero...Devo dire, con franchezza, che non mi aspettavo una virata strategico-commerciale di tale portata (dalla società americana c'era d'aspettarsi di tutto, ovviamente) che ha avuto l'ovvia deflagrazione mediatica con tutte le commerciali conseguenze, soprattutto per la concorrenza. Ora ci si aspetta, almeno questo è il fervido auspicio di chi scrive, una pronta ed efficace risposta del 1288: chiaro è che non ci sarà una guerra delle tariffe (il mercato attualmente non lo permette) tout court, altrettanto naturale è che la fidelizzazione avvenuta in questi primi due mesi di attività dovrà gioco forza essere rafforzata, almeno per il periodo natalizio e di fine anno, e comunque d'ora in poi non si potrà più perdere un colpo...A buon intenditor...

e ora che facciamo?


La domanda di questo post è la stessa che girava negli ampi saloni del 1288 in questa fredda e nebbiosa mattinata di inizio dicembre: uno degli applicativi (più utilizzati dagli operatori) che risolveva in tempi brevi eventuali richieste complicate è stato oscurato; a partire dal pomeriggio di ieri lo sconforto si è insinuato corposo nell'animo della stragrande maggioranza degli addetti, le interrogative espressioni solcavano e segnavano profondamente i visi di quasi tutti, la pausa caffè veniva prepotentemente sostituita dalla pausa riflessiva collettiva sul "che facciamo? come ci regoliamo ora? sono disperata/o...non mi si apre più..."(la pagina, s'intende!) e via di questo passo. Una riflessione s'impone, a questo punto: la proprietà aziendale (Telefonica) ha tutte le sacrosante ed insindacabili motivazioni per prendere le decisioni ritenute più (o meno) opportune, la strategia di mercato e di attuazione del programma operativo della Società è strettamente demandata alla Casa madre, su questo non si ammette replica...però (questo almeno ce lo si consenta) una piccola concertazione con chi ha il contatto diretto nei confronti del cliente e che soprattutto è il primo biglietto da visita (operativo) della stessa Azienda, è perlomeno auspicabile. Almeno sentire cosa ne pensa l'operatore che ogni giorno ed ogni ora è sul campo, confrontandosi quindi con le problematiche sorte nell'espletamento del lavoro, mi sembrerebbe alquanto considerevole e degno di nota, avrebbe fatto sicuramente piacere al singolo operatore! Invece niente. Ho notato anche l'espressione leggermente dubbiosa (sulla decisione presa) di qualche ats e la cosa la dice lunga sull'effetto avuto in sede...Prevedo nuvoloso e mare un pochino mosso, per i prossimi giorni...